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Politica Orta di Atella

Il deputato casertano Russo dice no a Draghi e va verso l’espulsione dai 5 Stelle

L'Onorevole di Orta di Atella racconta la sua 'rabbia': "Alcuni esponenti del Movimento hanno tradito per propri interessi"

“Non potevo votare la fiducia, ora sono a posto con la mia coscienza”. Così il deputato di Orta di Atella, Giovanni Russo, ha commentato il suo 'no' al Governo guidato da Mario Draghi. E' uno dei 16 deputati del Movimento Cinque Stelle che hanno votato no alla fiducia. In Senato tra i casertani invece avevano detto di no Fabio Di Micco (anche lui di Orta di Atella) e Vilma Moronese

Il senatore non nasconde che "negli ultimi giorni ho provato una forte tensione e amarezza. Fino a quando non ho votato la fiducia a Draghi. Auguro buon lavoro al Presidente, ma questo non è un governo tecnico, non è un governo repubblicano, bensì la testimonianza della resa della politica. Si arrende la politica e si arrende il Movimento 5 Stelle. Da qui l'amarezza che provo".

Russo sottolinea che voterà "nel merito" quei "provvedimenti che verranno discussi in Parlamento, innanzitutto le misure di contrasto alla pandemia, il lavoro, la legalità, le opportunità per i nostri giovani e le famiglie che dobbiamo difendere in questa crisi, ma per il rispetto che ho verso chi mi ha eletto, non posso, non possiamo accontentarci delle vecchie logiche di spartizione tra i partiti. Ho voluto riferire la mia decisione prima all’Aula di Montecitorio, per senso di responsabilità istituzionale, ma so che tanti attivisti si sentono traditi, tanti consiglieri comunali e regionali provano lo stesso disagio. La verità è che altri nel Movimento hanno tradito tutto, hanno sacrificato la propria Comunità in nome di un interesse personale. Io non tradisco nulla. Non mi accontento. Sempre avanti". 

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