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Politica Orta di Atella

I socialisti si staccano dai ‘Democratici e Riformisti’ dopo la nuova crisi

Ziello: “Restiamo al fianco del sindaco”. Intanto la minoranza attacca: “Gaudino tiene in ostaggio Orta"

Il Partito Socialista di Orta di Atella guidato dal segretario Espedito Ziello ha deciso di prendere le distanze dal gruppo ‘Democratici e Riformisti’, il gruppo che, lunedì, ha fatto andare di nuovo sotto in consiglio comunale il sindaco Vincenzo Gaudino, aprendo, di fatto, un’altra crisi in maggioranza.

“Dopo un’attenta analisi figlia di una serena riflessione interna, non condividendo le posizioni “democratiche” imposte ultimamente dal gruppo, certificate dall’assenza all’ultimo assise consiliare, abbiamo deciso di continuare il nostro percorso in completa autonomia, rivendicando fortemente l’intrinseca natura socialista e riformista” spiega Ziello. “In questi mesi abbiamo a più riprese ribadito l'opportuna necessità di dare un serio rilancio all’attività amministrativa attraverso un “cambio di passo” dell’intera gestione, ritenendo ancor prima fondamentale garantire al paese una stabilità ed una continuità governativa, atta a scongiurarne la caduta nel baratro di un ulteriore commissariamento. Questa unica consapevolezza politica, ci ha spinti a lavorare esclusivamente in quella direzione, bandendo ogni forma di personalismo e mirando solo al bene di Orta di Atella. Il nostro forte senso di responsabilità ci ha imposto, come parte politica di maggioranza, di lasciare al sindaco la massima libertà di azione per il completamento della sua compagine amministrativa, suggerendo solo di affrontare in maniera più organica e concreta, i tanti problemi che attanagliano la nostra comunità.  Ribadiamo ancora una volta il nostro unico interesse a fornire esclusivamente un contributo per il miglioramento delle condizioni del Paese, ripristinando prima di tutto quell'agibilità sociale e democratica, imprescindibile per il rilancio di un nuovo corso dove la politica dovrebbe essere uno strumento nodale per l’intera attività di governo. Nel contempo saremo pronti nell’indicare i traguardi amministrativi che si dovrebbero conseguire nei prossimi mesi. Confermiamo solo che nessun interesse di parte o l’effimera ambizione personale deve mai prevalere sull’esclusivo bene comune”.

Intanto dalla minoranza hanno sfruttato la nuova crisi aperta in maggioranza per andare all’attacco. Gianfranco Arena, Pasquale Lamberti, Maria Iovane, Anna Del Prete, Antonio Russo e Giovanna Migliore hanno evidenziato “il totale fallimento politico- amministrativo della premiata ditta Gaudino-Tosti. Quelli di Città visibile, con atteggiamento dei famosi “orchestrali” che suonavano nonostante il Titanic affondasse, restano asserragliati nelle stanze dei bottoni, sostituendo la loro proverbiale identità di lotta con quella della conservazione del potere. Insomma, è un tutti contro tutti in una maggioranza mai coesa e dedita al culto del poltronismo, senza mai riuscire a realizzare iniziative politiche ed interventi amministrative percepite come un vero cambiamento dal popolo ortese. Noi consiglieri comunali di minoranza, siamo stati presenti al consiglio comunale , perché ci premeva nell’interesse pubblico e per un senso di giustizia sociale nei confronti della comunità ortese, presentare un emendamento sulla Tari, per reintrodurre lo sgravio del 30% per le famiglie con persone diversamente abili.  Una misura che riteniamo come principio di equità e dignità sociale. Oltre che a certificare ancora una volta che il Sindaco Gaudino oramai non ha più i numeri per governare una città come Orta di Atella che necessita di risposte rapide e concrete nel campo dell’urbanistica, ambiente, viabilità e tasse. Gaudino non può tenere in ostaggio una comunità a causa dei conflitti di natura poltronara e politica della sua maggioranza. Sindaco, se ci sei batti un colpo: dimettiti per ridare prestigio alle istituzione democratiche ad Orta di Atella e consentire ad una valida alternativa politica, di mettere in campo le risposte che la nostra amata cittadina attende da tempo”.

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