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Crisi in maggioranza, spunta la “pazza idea” dell'azzeramento

Il duello Marino-Boccagna in Consiglio apre nuovi scenari

“E se il sindaco utilizzasse questa crisi per azzerare la giunta?”. E’ un pensiero confidato nei corridoi degli uffici comunali di Caserta a poche ore di distanza dalla seduta di consiglio nella quale è esplosa la crisi della maggioranza di Carlo Marino. Prima con i ‘messaggi a distanza’ di Matteo Donisi ed Andrea Boccagna (entrambi Pd) agli assenti; poi col confronto duro tra lo stesso Boccagna ed il sindaco Marino, con quest’ultimo che ha abbandonato il Consiglio con una frase sibillina (“Finché non mi rompo le p… e mi dimetto”). Parole che hanno avuto una grande eco per tutta la giornata e che si sono rincorse per ore. 

Tensioni costanti coi consiglieri

Ed ora che si fa? Difficile immaginare cosa passi nella testa del sindaco. Che, va chiarito, non sta vivendo un momento facile. Dai banchi della sua maggioranza continuano ad arrivare richieste che sono sinonimo di problemi. Prima è stato il turno del gruppo dei Democratici per Caserta sulla questione della tassa sui loculi; poi Gianluca Iannucci e Pasquale Antonucci che annunciano l’appoggio esterno dopo aver capito che in giunta non c’era spazio per loro; infine il Partito democratico che si schiera contro la delibera del loro stesso assessore (Franco De Michele) che si manifesta nello scontro tra Marino e Boccagna (due protagonisti inattesi, visto che tra di loro c’è stato sempre un gran dialogo e che lo stesso capogruppo Pd martedì mattina era nell’ufficio del sindaco prima del Consiglio).

Dal bilancio stabilmente riequilibrato al Puc

Il futuro non sembra limpidissimo, anche se, va detto, ad oggi non c’è alcun sentore che la maggioranza sia in una crisi tale da andare a casa. Anzi. Il problema vero per Marino è riuscire a trovare una quadratura del cerchio che gli permetta di andare avanti nei prossimi mesi senza grandi intoppi, anche considerando che il Consiglio dovrà votare il bilancio stabilmente riequilibrato post-dissesto, senza dimenticare che entro fine anno dovrà essere licenziato il Puc. 

La pazza idea di azzerare tutto

Ed ecco allora che prende corpo l’ipotesi dell’azzeramento totale della giunta e degli incarichi, una sorta di ‘redde rationem’ all’interno della maggioranza, per studiare un nuovo patto di maggioranza dopo essere arrivati ormai a quasi metà mandato. Una ‘pazza idea’ se si considera che Marino è da sempre un grande equilibrista e che non ha mai forzato la mano, che però potrebbe essere anche un segnale da lanciare ai consiglieri di maggioranza, mettendoli spalle al muro di fronte alle loro responsabilità. “O questo o a casa” potrebbe essere il discorso che il sindaco potrebbe fare ai suoi consiglieri. Che, vista la situazione politica attuale (sia nazionale che provinciale), difficilmente opterebbero per la seconda opzione.

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