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Politica Maddaloni

Santangelo blinda il sindaco dopo l’addio di Fratelli d’Italia

No all’ipotesi di fine anticipata dell’amministrazione. “Ho dato la mia parola, la mantengo”

Andrea De Filippo può stare, adesso, più tranquillo. Dopo l’addio dei tre consiglieri comunali di Fratelli d’Italia si era iniziato a lavorare sull’opportunità di porre fine all’amministrazione comunale di Maddaloni in anticipo rispetto alla sua scadenza naturale (prevista per il 2023) e si era cercata una sponda anche col consigliere regionale di Italia Viva Vincenzo Santangelo. Che, però, oggi si tira fuori dai giochi. Con dichiarazioni che non lasciano presagire alcuna possibilità di cambiare strada (almeno fino al 2023). “Ho un impegno personale con il sindaco De Filippo che intendo rispettare fino alla fine. Mi rendo conto di essere anacronistico, ma per me la parola data in politica è un valore” ha spiegato Santangelo. “De Filippo è un cattolico, anzi meglio, De Filippo è un democristiano. Certamente i suoi valori e la sua tradizione culturale sono affini a quelle degli amici che con me hanno contribuito a costruire il cartello che ha portato alla straordinaria vittoria delle provinciali e che vuole essere un cantiere politico che va ben oltre la provincia di Caserta”.

Sull’addio di Fratelli d’Italia alla maggioranza, Santangelo spiega: “Viviamo una fase storica molto particolare dove garantire stabilità politica e amministrativa diventa l’obiettivo principale un po’ di tutti. Due anni di Covid, che come bene ha spiegato il nostro presidente De Luca non è assolutamente alle spalle, e la guerra hanno rappresentato il collante di forze eterogenee sul piano nazionale. Oggi la stabilità amministrativa è un valore che va preservato anche a Maddaloni. Ho detto sempre con chiarezza, e le mie decisioni su Caserta, Santa Maria Capua Vetere e l’amministrazione provinciale, lo dimostrano che, laddove ci sono le condizioni, io sono per la continuità amministrativa”.

Nessuna possibilità, dunque, che il gruppo di Santangelo stacchi la spina a De Filippo. Non è un discorso legato a Maddaloni, ma è generale per tutte le amministrazioni in questo particolare momento. La partita del Pnrr non può essere giocata da un commissario. La pianificazione e la progettualità complessa che impone l’accesso a questi fondi ha come presupposto fondamentale la conoscenza del territorio. Ci sono tempi strettissimi per la presentazione delle domande e certamente, non sono tempi che consentono ad un commissario di studiare la nostra città… Da consigliere regionale dico che è fondamentale poter contare su una sponda istituzionale come il sindaco De Filippo in battaglie strategiche come quella dell’ospedale, dell’interporto, del casello dell’autostrada, della nascita di un nuovo polo industriale a Maddaloni”.

E sulla possibilità di un dialogo col Pd, non chiude la porta, seppure mettendo dei paletti. “Sono il consigliere regionale della città di Maddaloni, ed è normale che tutte le forze politiche vogliano avere un’interlocuzione politica con me. Così come ho sempre fatto anche quando non avevo ruoli istituzionali, sono disponibile al dialogo con tutti e su qualsiasi argomento. Chiaramente si può parlare di tutto, purché lo si faccia con onestà intellettuale e senza preconcetti e preclusioni. Quindi sono pronto a parlare in qualsiasi momento, purché non mi si pongano prima di aprire la discussione paletti e liste di proscrizione”.

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