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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

La presidente Asi non molla sul voto: prima le sentenze, poi il nuovo cda

Il braccio di ferro nel centrosinistra rischia di provare nuove tensioni

Potrebbe aprirsi un vero e proprio braccio di ferro sulla richiesta di elezione dei due membri mancanti del consiglio di amministrazione del Consorzio Asi Caserta avanzata da nove delegati dell’assemblea. Nonostante le ‘pressioni politiche’, infatti, la presidente Raffaella Pignetti non sembra voler cambiare la strategia che aveva già annunciato prima dell’estate: il cda sarà completato solo nel momento in cui sarà chiuso l’iter giudiziario avviato da Fulvio Granata di Caserta e Salvatore Davidde di Mondragone che hanno presentato ricorso contro le loro esclusioni.

Il nodo, ora, diventa tutto amministrativo: perché a norma di regolamento, i 9 delegati sarebbero un numero congruo per poter chiedere la convocazione dell’assemblea per votare i due membri mancanti, ma restano un paio di nodi: Alife, Pietramelara e San Nicola la Strada, infatti, rischiano di non poter aver diritto di voto per i debiti che hanno col Consorzio.

L’ultimo comma dell’articolo 5 dello statuto del Consorzio, infatti, dispone che il diritto di voto è riconosciuto a chi si trova in regola per i pagamenti relativi all’ultimo anno finanziario che coincide con l’anno solare dunque il 2017. Inoltre l’articolo 18 comma 4 asserisce che chi è moroso non concorre nel quorum necessario per una valida richiesta e non esercita diritto di voto. La partita, come si può ben capire, è tutta ancora aperta.

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