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Pasticcio sulla convocazione: salta il primo consiglio comunale

Il sindaco Villani aveva firmato il documento ma era compito del consigliere anziano

Caos sulla convocazione: salta il consiglio comunale a Capua. Lo scorso 4 luglio il sindaco Adolfo Villani aveva provveduto a convocare il consiglio comunale. La riunione era fissata per questa sera (8 luglio) alle 19 ma è stato necessario rinviare l'assemblea. E' stato lo stesso sindaco Villani a firmare il documento con il quale ha annullato l'avviso di convocazione del consiglio comunale specificando che, secondo lo Statuto comunale, "il consigliere anziano convoca e presiede la prima seduta del consiglio comunale". La convocazione, quindi, per essere valida avrebbe dovuto essere inviata dal consigliere anziano Massimo Antropoli, eletto nella lista 'Fare Capua' e che siede tra i banchi dell'opposizione.

Ovviamente il consiglio comunale, il primo dopo le elezioni comunali, prevedeva l'esame delle condizioni di eleggibilità dei consiglieri comunali e del sindaco; l'elezione del presidente del consiglio comunale e del vice presidente; il giuramento del sindaco; la comunicazione da parte del sindaco dei componenti della giunta comunale; l'elezione dei componenti della Commissione elettorale comunale; l'elezione dei componenti della Commissione dei giudici popolari.

Sul pasticcio per la convocazione del consiglio comunale è intervenuto il consigliere di opposizione, nonché sfidante di Villani al ballottaggio, Fernando Brogna: "E’ giunta convocazione del consiglio comunale per il giorno 8 luglio con vari punti all’Ordine del Giorno. Il TUEL prevede che la prima convocazione del consiglio comunale spetti al sindaco salvo diverse indicazioni dello statuto comunale. Il nostro statuto all’art. 42 prevede che il consigliere anziano debba convocare e presiedere la prima seduta. Qui la prima anomalia; la convocazione non è stata fatta dal consigliere anziano, che è Massimo Antropoli, ma dal sindaco Adolfo Villani che, in questo caso, non ha competenza”.

Brogna poi aggiunge: "Ricevuta la notifica, per grande senso di responsabilità e rispetto delle istituzioni, ho avvertito de visu la segretaria, la quale ha ammesso l’errore in cui si è incorsi. Avremmo potuto tacere e sollevare la questione in Consiglio rendendo tutti gli atti annullabili ma per senso di responsabilità si è scelta la strada del confronto con il segretario comunale. Nella convocazione vi erano anche altre irregolarità relative al subentro dei consiglieri in assenza di surroga; la surroga deve avvenire in consiglio comunale, con la nomina degli assessori e subentro dei primi dei non eletti dopo la proclamazione e con una delibera ad hoc.  Insomma un vero e proprio pastrocchio alla faccia delle tanto decantate competenze. Ovviamente dell’impasse procedurale ne ho discusso con Paolo Romano e l’argomento è stato oggetto di condivisione con tutta la minoranza consiliare”.

Proprio Paolo Romano ha evidenziato che “anche la prossima convocazione del consiglio comunale prevista per il 14 luglio presenta la stessa anomalia della mancata surroga dei consiglieri comunali, con il rischio di far venir meno la validità della seduta. Durante la campagna elettorale hanno sbandierato una competenza su tutto ed il primo atto ha già creato un profondo imbarazzo”.

Massimo Antropoli ha rimarcato che “stando all’art. 42 dello statuto del Comune di Capua il consigliere anziano è colui che, tra gli eletti, ha riportato la maggior cifra individuale (voti di lista più voti di preferenza) ed è il consigliere anziano che convoca e presiede la prima seduta del consiglio comunale. Una disposizione chiara in merito”.

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