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E’ FINITA Bocciato il bilancio, il sindaco va a casa | FOTO

Sarogni non molla: “Metteremo insieme la parte sana del paese per la prossima sfida”. Santillo e Nicola Belluomo spiegano la propria astensione non senza lanciare accuse

Il Comune di Casapulla, da tempo immune da intrighi di palazzo e giochi politici che provocano in genere crisi amministrative che portano allo scioglimento, sperimenta la pratica della bocciatura del bilancio e pertanto vede interrompere l’esperienza amministrativa partita nella primavera del 2014. La maggioranza del sindaco Michele Sarogni si è man mano sfaldata ed all’appuntamento con l’approvazione del documento finanziario è arrivata sbriciolata fino a causare il calo del sipario sulla consiliatura. Non era difficile intuirne l’epilogo dal momento che recentemente, anche in occasioni dell’approvazione delle tariffe varie, propedeutiche al Bilancio, Sarogni non sempre aveva ottenuto il quorum sufficiente per stare tranquillo. In base alle previsioni della vigilia solo l’improbabile assenza di qualche consigliere poteva salvare il sindaco, ma ciò non è successo: tutti allineati e coperti i membri della civica assise ed alla fine i ‘no’ hanno prevalso anche se di stretta misura poiché Nicola Belluomo (Uniti) e Santa Santillo (M5S) hanno optato per il ‘ni’ giustificando la loro decisione con due documenti letti in aula. Della originaria opposizione il solo Michele Sorbo – presidente del Consiglio – ha dato il suo assenso al sindaco; il gruppo Campania Libera (Luigi Bosco, Maria Laura Buro, Marco Santamaria e Francesco Sorbo) ha visto accorpato al proprio voto quello di Antonio Santoro (Cittadini Attivi) e Luigi Tecchia recentemente dichiaratosi indipendente. Un consiglio comunale scivolato via senza troppi intoppi all’inizio, anche se il verdetto sembrava già scritto sin dall’ingresso in aula. Gli animi si sono surriscaldati a giochi fatti e quando l’ormai ex primo cittadino ha preso la parola per il ‘preventivato’ discorso di commiato. 

Il sindaco: "Una brutta pagina"

“Scriviamo una brutta pagina di storia della comunità – ha letto Sarogni - non tanto perché il sindaco e l’amministrazione vengono sfiduciati, ma perché si interrompe un’ attività amministrativa che – come ho detto anche in altre occasioni – ha portato il paese a migliore la propria condizione, infatti  le condizioni attuali dell'ente sono nettamente migliori rispetto a quelle che abbiamo ereditato quattro anni fa. Non sono per nulla rammaricato di questo epilogo, bensì resto deluso poiché ho potuto constatare sulla mia pelle che ancestrali metodi di intendere la politica, questa sera, ancora una volta, hanno avuto la meglio su un modo di intendere la politica  improntato alla trasparenza ed alla logica di servizio. La lotta portata alla mia persona e a chi è rimasto fedele ai valori di Casapulla Domani si conclude oggi con una plateale sconfitta della sana amministrazione”. E Sarogni ha spiegato il cammino impervio del suo cammino, con  ritardi e azioni di disturbo che ha impedito un lavoro spedito. Ma non appariva affatto demotivato il primo cittadino che anzi dopo aver fatto una lunga serie di ringraziamenti – ivi compreso i cittadini di Casapulla per la fiducia di 4 anni fa  - ha tracciato il percorso da intraprendere da domani mattina. “Potrò scendere in strada come ho sempre fatto, a testa alta e guardando negli occhi i cittadini del mio paese ai quali ho promesso quattro anni fa e garantito durante gli stessi, l’impegno, la passione, la determinazione nell’affrontare e risolvere i problemi che via via si prospettavano all’orizzonte. La loro vicinanza e la loro crescente stima mi inducono a pensare che la fascia tricolore, che simbolicamente depongo oggi, domani me la ritroverò a tracolla nuovamente unitamente a tutti coloro che decideranno di continuare con me un progetto a favore della collettività, a prescindere  dai ruoli, perché la determinazione che mi ha spinto finora a cercare il meglio rimane intatta anche per il futuro. Sindaco o no, innanzitutto vigilerò affinché chi mi seguirà porti a compimento tutto quello che abbiamo iniziato ed in particolar modo  la  riqualificazione e messa in sicurezza del Parco Moselli e poi continueremo a lavorare al nostro progetto coinvolgendo la parte sana del paese pronti ad affrontare la prossima sfida elettorale”. 

Ultimo Consiglio dell'era Sarogni

I 5 Stelle astenuti: parla la Santillo

Articolato l’intervento col quale la portavoce 5 Stelle Santa Santillo ha annunciato la sua astensione. In particolar modo, alla strega delle precedenti occasioni, ha rimarcato che all’esame dell’assise veniva portato un documento non partecipato. Le critiche spaziavano dalla mancanza di perentorietà dell’approvazione del DUP, alla lacunosa rappresentazione della nota di aggiornamento, come evidenziato dal Revisore dei Conti. In pratica la Santillo ha rimarcato che quello per il 2018 presenta le stesse criticità di quelli precedenti con osservazioni di natura tecnica con effetti negativi per la cittadinanza e avvertendo che con una situazione molto delicata, il rischio dissesto è sempre dietro l’angolo. E comunque, secondo la Santillo, le osservazioni di natura tecnica non impediscono un esame più approfondito del documento, ben sapendo che la mancata approvazione comporterebbe rischi ancora maggiori. “Il no al bilancio – rimarca la portavoce 5 Stelle – renderebbe vana la buona intenzione dell’amministrazione di eliminare il disagio di molti cittadini che abitano la zona di Via Baccaro che rappresenta una delle priorità che il governo cittadino sta portando avanti. Nel clima creato in città – conclude la Santillo – il M5S ha deciso di non enumerare i commenti negativi su questa amministrazione ma spogliandosi del carattere politico, non ritiene esprimere il voto contrario. Ripicche personali, accuse e repliche non fanno parte dello stile del nostro movimento. Tanto si è detto nella Sala Michele Natale, ma mai si è saputo, con precisione, cosa sia accaduto nelle file della lista che ha vinto le elezioni. Siamo giunto al redde rationem in cui ognuno deve assumersi le proprie responsabilità”.

Belluomo: "Crisi dovuta a beghe familiari"

Meno lungo, ma altrettanto incisivo l’intervento del candidato sindaco Uniti per Casapulla Nicola Belluomo. “Abbiamo dato, col consigliere Sorbo – ha dichiarato – supporto per un periodo a questa amministrazioni in quanto non ci riteniamo dei politici ma cittadini eletti dai casapullesi per curare gli interessi della collettività. Se oggi siamo arrivati al capolinea la causa va riceracata nella superficialità, arroganza e irresponsabilità da parte dei componenti della lista Casapulla Domani che ha provocato la scissione al loro interno. Il vostro scontro – ha proseguito Belluomo – è scaturito da interessi personali e beghe familiari non escluso l’intervento esterno di qualche personaggio che dovrebbero disinteressarsi della politica e che invece da sempre pretende il proprio tornaconto per l’apporto fornito in campagna elettorale. Avevamo previsto – ha concluso – in tempi non sospetti la frattura nella compagine vincitrice e ci auguriamo che i cittadini di Casapulla comprendano – una volta per tutte – che il connubio Sarogni-Bosco non porterà mai al benessere della cittadinanza e allo sviluppo del territorio”. La civica assise si è conclusa con l’ennesimo dibattito tra il sindaco – ormai ex – e il consigliere regionale Luigi Bosco, con le ultime accuse e controaccuse.

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