Otto consiglieri mettono nei guai il sindaco

La maggioranza del sindaco di Santa Maria Capua Vetere, Antonio Mirra, probabilmente, in questa seconda amministrazione non è stata mai compatta anche perché già durante la composizione delle liste la presenza del simbolo del Pd aveva frenato alcuni esponenti di centro e di centrodestra ad appoggiare Mirra. Però l'assenza di un'alternativa, a loro detta, valida ha portato alcuni a 'ripiegare' su Mirra.

Fin dall'inizio del secondo mandato, dunque, gli equilibri sono sempre stati un po' precari tant'è che oggi ci sarebbero 8 consiglieri pronti a dar vita a un unico gruppo di area centro moderata. Notizia questa che sarebbe già giunta al primo cittadino che avrebbe interloquito con diversi esponenti della sua maggioranza, alcuni eletti proprio nelle sue liste.

La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe legata al futuro politico di Mirra che, come ben noto ai più, aspira a un posto in Regione e che 'sponsorizzerebbe' per l'eventuale candidatura a sindaco un'espressione dei Socialisti, che tra l'altro non vivono un momento idilliaco all'interno del proprio gruppo. Oggi pomeriggio (22 dicembre) si riunisce il consiglio comunale ma non dovrebbero esserci sorprese visti gli argomenti all'ordine del giorno (regolamento per alienazione dei beni comunali, revisione ordinaria delle partecipate al 31 dicembre 2021 e atto di indirizzo per il cibo sintetico).

Parrebbe invece che sia in corso una tregua natalizia, tant'è che i cambi di colore politico potrebbero avvenire ad inizio anno nuovo. Ciò che qualcuno ignora è che il gruppo di consiglieri di area centro moderata potrebbe aumentare e che qualche gruppo consiliare che attualmente esprime un assessore potrebbe poi non avere più i numeri per mantenere l'assessorato.

Equilibri, quindi, che rischiano di mutare radicalmente nel giro di poche settimane e ciò ovviamente modifica sensibilmente la situazione politica cittadina, con un gruppo di centro e centrodestra molto forte. Questo non va a favore di Mirra che si vedrebbe costretto a non premiare più il centrosinistra ma a dover ascoltare le richieste degli esponenti dell'area centro moderata.