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Sindaco a casa: in 30 giorni è passato dall’assoluzione allo scioglimento per camorra

La parabola di Martiello che aveva ‘sperato’ nel ministro. Ora il Comune in mano ad una triade di commissari

Sindaco a casa: in 30 giorni è passato dall’assoluzione allo scioglimento per camorra.

Il day after a Sparanise la tensione è ancora molto alta. Salvatore Martiello aveva sperato fino alla fine in una scelta diversa del ministro dell’Interno Piantadosi, soprattutto dopo essere stato assolto dall’accusa di induzione alla concussione.

Dal 17 novembre al 16 dicembre, però, tutto il mondo di Martiello è cambiato vorticosamente. La mannaia dello scioglimento si è abbattuta sul Comune di Sparanise, decretando la fine dell’amministrazione guidata da Martiello.

Il sindaco, molto vicino al consigliere regionale Giovanni Zannini, negli ultimi giorni era tornato ad attaccare i suoi oppositori, ritenendoli coloro che avevano fatto da “registi” nei suoi confronti, sia per il processo subito sia per l’invio della commissione d’accesso.

"Abbiamo quegli stessi attori protagonisti della vicenda dalla quale sono appena uscito che a mezzo stampa hanno dichiarato di aver chiesto la commissione di accesso; di averla ottenuta dal Prefetto; che si sono dimessi a seguito della trasmissione delle risultanze al ministro (ad evidenza che conoscessero tempi ed esito della relazione a loro dire negativo)" affermava a fine novembre. "Io ho visto il controllo come una opportunità di rivalsa, di riscatto, a dimostrazione di questi anni virtuosi di buona amministrazione. Oggi mi trovo nella condizione di un Sindaco che continua ad operare e responsabilmente ad assolvere il proprio ruolo, con la mannaia di un possibile scioglimento del quale l'opposizione comunale millanta di conoscere gli esiti. Spero che il Ministro possa appurare l'anomalia di questa situazione e verificare il tutto con la massima cautela". Ma la decisione del ministro non è andata nella direzione che Martiello sperava.

Ora la palla passa ad una triade di commissari composta dal vice prefetto Maura Nicolina Perrotta, dal vice prefetto Florinda Bevilacqua e da Salvatore Carli, funzionario economico-finanziario che dovrà gestire l’Ente per i prossimi 18 mesi. Se non ci saranno ulteriori proroghe, dunque, a Sparanise si tornerà a votare nel 2024.

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