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Politica

L’ombra dei brogli sulle Regionali dopo il riconteggio delle schede

La verifica della Prefettura ordinata dal Consiglio di Stato fa emergere nuovi elementi

Dal riconteggio per il seggio conteso all’ombra dei brogli sulle elezioni regionali del 2020. E’ quanto è emerso dal lavoro di verifica delle preferenze effettuato dalla Prefettura di Napoli su ordine del Consiglio di Stato dopo il ricorso presentato da Agostino Steve Stellato di Bellona per prendere il seggio della consigliera regionale Maria Luigia Iodice di Marcianise. Al termine della verifica effettuata, la consigliera di Noi Campani ha ancora un margine di voti che le consentirebbero di mantenere l’incarico in Regione, ma è emerso anche altro.

Il vice prefetto Sergio Di Martino nella sua relazione scrive: “Nella sezione numero 9 del comune di San Cipriano d’Aversa i voti di preferenza alla candidata Iodice, annotati nel verbale, sono risultati 16, mentre nella tabella di scrutinio i voti fino al numero 16 sono stati tracciati col segno della ‘x’ e gli d’ulteriori due riportano una lineetta diagonale tracciata in modo labile. I voti di lista riportati nei documenti sono risultati corrispondenti. Dal riconteggio delle preferenze effettuato all’esito dello spoglio delle schede sono stati individuati 17 voti di preferenza, ma su 9 schede il nome del candidato Iodice, riportato accanto al simbolo della lista ‘Noi Campani’, insieme ad altro candidato della stessa lista, appare scvfritto con una matita che non sembrerebbe quella in dotazione ai seggi elettorali. Infatti risulta ‘ictu oculi’ una differenza di colore tra le scritte dei due nomi riportati nello spazio destinato alle preferenze e precisamente grigia quella del candidato Iodice e bluastro quella dell’altro candidato. Non può sfuggire, inoltre, che anche la scritta del nome ‘Griffo’, come del pari quella del nome ‘Iodice’, sembra ascrivibile, nella maggior parte de casi delle schede allegate a campione, ad una stessa grafia”. Possibile, adesso, che questi elementi facciano aprire una nuova indagine sul voto.

Non si è provveduto, invece, allo spoglio delle schede in altre sezioni di Capodrise, Macerata Campania, Portico di Caserta, San Marco Evangelista, Succivo, Villa di Briano, Aversa, Casapulla, San Prisco, Castello del Matese, Pontelatone in quanto c’era rispondenza tra i voti di lista e quelli del verbale.

L’avvocato Giacomo Papa, che rappresenta la consigliera regionale Iodice, in una nota, ha chiarito: “La relazione depositata al Consiglio di Stato espone chiaramente il risultato definitivo emerso dalle operazioni di verifica così come disposte dal Consiglio di Stato stesso. Sono i numeri certi ed esatti, che ancora una volta segnano definitivamente ed inconfutabilmente la vittoria di Maria Luigia Iodice, oltre ogni diversa volontà ossessionata, di chi ricerca al limite dello psicodramma un posto al sole e offende la volontà degli elettori. La matematica non è un opinione. In ordine agli altri fatti esposti, sarà poi la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e ciò bene venga, a sancire la verità, che purtroppo per tanti altri è sempre una ed una sola”.

Dal canto suo, invece, Stellato non ha intenzione di mollare. Per suo conto l’avvocato Renato Labriola ha presentato motivi aggiunti per l’udienza di settembre chiedendo che vengano annullate tutte le preferenze in cui il nome della Iodice era indicato accanto alla lista sbagliata, parlando anche di “voto segnalato” per alcune preferenze dove c’erano altre indicazioni (nomi e segni sulle schede). 

"Solo per esigenze di verità , è opportuno rimarcare che dalla relazione finale depositata dalla commissione prefettizia, non solo è emerso il riscontro netto ed inconfutabile dell'esistenza di gravi anomalie circa la attribuzione di svariate centinaia di voti di preferenza, ma anche spaccati inimmaginabili relativi a voti fantasma e voti quanto meno irrituali - rivela l'avvocato Francesco Parente che assiste Agostino Stellato - Chi scrive, nel pieno rispetto dell'autonomia degli organi giudicanti non si avventura in acrobatici e strampalati pronostici offerti con i crismi della certezza, ma si limita ad evidenziare che il Consiglio di Stato saprà decidere in ossequio alle regole vigenti, disapplicate all'atto dell'assegnazione delle preferenze. Quanto al secondo tema, lo scrivente segnala che per molto meno rispetto a ciò che è venuto fuori dalla verificazione, plurimi organi inquirenti, già in altre occasioni, hanno incardinato seri procedimenti penali tesi ad accertare ed a sanzionare condotte ben meno gravi. Questa circostanza non rappresenta un atto di accusa nei confronti di alcuno, ma vuole solo essere uno strumento di difesa della volontà degli elettori e dei principi basilari del nostro stato democratico. Infine il solo pensiero che qualcuno possa cercare un posto al sole in questi giorni fa davvero rabbrividire! Al contrario ci si augura che da parte di tutti vi sia una seria e netta presa di coscienza di dati reali ed inoppugnabili che convergono nella direzione opposta rispetto a quella, fantasiosamente descritta nella nota alla quale ci vediamo costretti nostro malgrado a replicare, sempre e solo per amore di verità e giustizia".

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