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Ato Rifiuti, rivolta contro Velardi: ecco chi ha firmato il documento

In 14 sottoscrivono l'attacco al Presidente dopo la minaccia delle dimissioni

La nota a mezzo Facebook del presidente dell'Ato rifiuti Antonello Velardi, in risposta all'ex deputata Camilla Sgambato, non è piaciuta ai componenti del Consglio d'Ambito che hanno firmato un duro documento contro il sindaco di Marcianise.

Il provvedimento è stato sottoscritto da Gabriele Cicala, Emiddio Cimmino (fino al 10.6.18), Angelo Crescente, Domenico D’Angelo, Elpidio Del Prete, Nicola De Nuccio, Dario Di Matteo, Michele Falco, Michele Galluccio, Carlo Marino, Salvatore Martiello, Antonio Mirra, Antonio Montoro, Luigi Munno, che si sono detti "sbigottiti, sconcertati, ma soprattutto amareggiati" per la recente esternazione di Velardi.

"I primi mesi - prosegue la nota - sono stati dedicati alle procedure finalizzate alla nomina del Direttore Generale, adempimento richiesto dalla Legge Regione Campania n. 14 del 2016, con la pubblicazione del bando sul Burc in data 1.12.2017; nella fase successiva il Consiglio ha lavorato istruendo gli atti per l’adozione del regolamento di funzionamento dello stesso, per l’istruttoria delle domande pervenute per la nomina del direttore generale e per l’attivazione delle procedure finalizzate alla nomina dei revisori dei conti dell’ente.

In tale stesso periodo il Presidente Velardi in una prima fase presentava (solo a mezzo stampa e senza nessuna comunicazione né motivazione al Consiglio) le dimissioni dalla carica di Presidente (dimissioni ritirate con le stesse modalità di cui sopra), in una seconda non convocava il Consiglio stesso per alcuni mesi ed infine, nel periodo maggio – giugno 2018, era costantemente assente alle riunioni del Consiglio in una importantissima e fondamentale terza fase.

Fondamentale, in quanto, il 23 maggio, veniva notificata all’ente, dal Presidente della Regione Campania, la diffida ad adottare nel termine di trenta giorni i citati adempimenti (nomina direttore generale e approvazione del regolamento); in tale comunicazione si riportavano precedenti note di sollecito a tali adempimenti, notificate nei mesi precedenti dalla Regione Campania al Presidente Velardi e dallo stesso mai comunicate al Consiglio, che ne veniva quindi a conoscenza solo nella seduta del 25 maggio 2018, unitamente alla diffida stessa.

Nelle quattro fondamentali riunioni successive al 23 maggio, tutte svoltesi in assenza del Presidente Velardi, i consiglieri presenti hanno costantemente svolto un lavoro finalizzato a porre in essere gli adempimenti richiesti per evitare un possibile commissariamento che rappresenterebbe uno smacco per l’immagine della classe dirigente politica di Terra di Lavoro, vista l’importanza dei temi in campo. In tale fase il Consiglio, si ripete con la costante assenza del Presidente, redigeva il regolamento per la cui attuazione manca la sola approvazione, procedeva in una attenta analisi e istruttoria dei 26 curricula ammessi e, infine, attivava le procedure per la nomina dei revisori dei conti, ritenendo di procedere in ogni caso al sorteggio nonostante la nota della Prefettura non lo prevedesse come obbligatorio.

In particolare nell’ultima seduta convocata, il 22 giugno, i consiglieri presenti, sempre in assenza del Presidente Velardi, predisponevano la nota da inviare in Regione Campania nell’imminenza del termine ultimo indicato dalla citata diffida; inoltre, invitavano per iscritto il Presidente Velardi a porre in essere tutti gli adempimenti previsti e finalizzati alla integrale composizione del Consiglio, in considerazione della decadenza di un componente, adempimento allo stato non conosciuto dal Consiglio, per la cui riunione, fra l’altro, ad oggi non risultano ulteriori convocazioni".

Poi l'affondo: "Questa è la storia del primo anno dell’Ente d’Ambito per il servizio integrato dei rifiuti urbani della Provincia di Caserta! A fronte di quanto sopra evidenziato, e del comportamento in Consiglio d’Ambito del Presidente (o assente o concorde con le decisioni e le valutazioni assunte sempre sino ad oggi all’unanimità dei presenti dal Consiglio), ci chiediamo cosa intenda Velardi quando minaccia a mezzo social le ennesime dimissioni, dichiarando: “O l’Ato rifiuti funziona come Dio comanda, in modo moderno, o si trovassero un altro Presidente”.

Noi intendiamo la modernità come il pieno rispetto delle procedure previste dalla legge, binario, condiviso con il Presidente Velardi, nel quale abbiamo finora operato rigorosamente e intendiamo operare fino a termine del nostro mandato; mai abbiamo ascoltato in Consiglio proposte del Presidente relative a un metodo “moderno”. Cosa intende il Presidente Velardi dichiarando sempre sui social: “non abbiamo bisogno di carrozzoni, non dobbiamo distribuire poltrone e fare clientelismo”.

Noi riteniamo che questi concetti siano insiti nel ruolo che ci hanno affidato i 104 sindaci della Provincia di Caserta! Perché il Presidente sente la necessità di esternarli? E’ a conoscenza di circostanze che sfuggono ai sottoscritti consiglieri? Se così fosse le rappresentasse in modo esplicito in tutte le sedi, compresa quella del Consiglio d’Ambito, al quale non ha mai esternato dubbi o perplessità sui fatti di cui sopra. Ricordiamo a noi stessi, che il Consiglio d’Ambito non ha dipendenti e quindi di che carrozzone parliamo? Oppure poltrone o clientele? Le uniche nomine da effettuare sono quelle previste dalla norma regionale (direttore generale e revisori), per le quali, per una c’è stato un regolare bando pubblicato sul Burc ed è ancora in corso la procedura, per l’altra, in assenza costante del Presidente, si è ritenuto di procedere comunque al sorteggio, pur prevedendosi la possibilità della nomina diretta.

Ricordiamo ancora che i componenti del Consiglio non ricevono alcuna indennità e operano per mero servizio alla collettività casertana. Detto ciò, Velardi si è candidato alla presidenza di tale importante ente ed è stato eletto dai Consiglieri d’Ambito in rappresentanza dei Sindaci della Provincia di Caserta, svolga le sue funzioni, convochi il Consiglio per l’approvazione del regolamento e per la nomina del Direttore Generale, attivi le procedure per la completa composizione dello stesso, sia presente alle riunioni che lui stesso convoca, ci metta in condizione di continuare a lavorare evitando così un possibile commissariamento, altrimenti scelga di conseguenza.

Noi intendiamo continuare il cammino intrapreso in questi mesi nel pieno rispetto del mandato ricevuto dai rappresentanti della comunità provinciale. Ricordi sempre, il Presidente Velardi, che i componenti del Consiglio d’Ambito rappresentano con serietà le Istituzioni delle quali si onorano di far parte e pertanto, se fosse solo per questo, meritano rispetto".

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