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Politica

Assemblea della ‘nuova sinistra’, votati i 23 delegati casertani

Verso l’unione di Articolo Uno MDP, Possibile e Sinistra Italiana

Si è tenuta stamattina, sabato 25 novembre, presso la sede di Sinistra italiana di Corso Giannone a Caserta, l’assemblea provinciale dei tre soggetti che partecipano al progetto di costruzione di una lista unitaria di sinistra in vista delle prossime elezioni politiche.

Come stabilito dal regolamento nazionale, l’Assemblea – con 195 registrati aventi diritto – ha votato, a larghissima maggioranza (un solo astenuto), la lista dei 23 delegati che parteciperanno all’assemblea nazionale del 3 dicembre, nella quale si deciderà il nome, il simbolo e il gruppo dirigente nazionale della nuova formazione politica.

Tra i 23 delegati, Paola Broccoli, Alessandro Balzano, Valentina Belardo, Maria Grazia Campaniello, Giovanni Cerchia, Marianna De Biase, Antonio Dell’Aquila, Gianluca Di Agresti, Mena Diodato, Maurizio Fabiani, Awa Fall, Roberto Iavarone, Salvatore Iorio, Veronica Iorio, Francesco Madonna, Antonio Patalano, Maria Teresa Sasso, Mirco Sirignano, Lorenzo Taglialatela, Alessandro Tartaglione, Enza Volpe.

I coordinamenti provinciali di Articolo Uno MDP, Possibile e Sinistra italiana hanno lavorato, negli scorsi giorni, per giungere all’indicazione di una platea di delegati che rispondesse non solo all’esigenza di rappresentare il singolo soggetto, ma favorisse la convergenza su un progetto comune, fatto di pratiche nuove che consentano di elaborare una proposta politica in grado di rispondere alle emergenze in cui versa il Paese.

I numerosi interventi hanno insistito sulla necessità di elaborare una proposta politica, dal locale al nazionale, che si riappropri delle parole della sinistra, a partire dai temi del lavoro, del Mezzogiorno, delle disuguaglianze e della precarietà, che ormai caratterizza fasce sociali fino a qualche anno fa considerate estranee all’esperienza della povertà e dell’indigenza. L’universalità dei diritti fondamentali, la tutela delle fasce deboli e il tentativo di accorciare le distanze tra chi ha troppo e chi ha nulla sono state unanimemente considerate il perno della nuova proposta a sinistra, con l’auspicio, altrettanto unanime, di superare le lacerazioni che hanno portato la sinistra ad apparire irrilevante, fino a scomparire dal panorama politico di molti territori. 

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