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Giancarlo Di Marco (Prc) spara a zero sul coordinamento del centrosinistra

Sessa Aurunca - ""A volte ritornano", ma in questo caso non vanno via.Dopo tre anni di una fallimentare esperienza del centrosinistra, composto proprio da PD e PSE e proprio dalle stesse persone che oggi si riuniscono per il coordinamento unitario...

""A volte ritornano", ma in questo caso non vanno via.Dopo tre anni di una fallimentare esperienza del centrosinistra, composto proprio da PD e PSE e proprio dalle stesse persone che oggi si riuniscono per il coordinamento unitario del centrosinistra, si sente parlare di cambiamento.
Allora io mi domando dove sta questo cambiamento, visto che Passaretta e Di Iorio sono due consiglieri uscenti del PD, Izzo e Rizzo consigliere ed assessore uscente del PSE.
Le novità potrebbero essere rappresentate da Perretta dell'IDV e da Grimaldi di SEL.Per quanto riguarda Perretta dell'IDV è sempre stato presente agli interpartitici del centrosinistra condividendo a pieno le scelte scellerate della scorsa amministrazione, mentre Grimaldi invece ci riprova dopo che tre anni fa dall'alto dei suoi 29 voti pretendeva una poltrona da assessore, una qualunque.Di quale cambiamento stiamo parlando?E poi possono mai arrogarsi il diritto di parlare a nome del centrosinistra?Io credo proprio di no.
Certo è vero che anche Rifondazione Comunista appoggiò la candidatura del Dott. Di Meo a Sindaco, ma è anche vero che la stessa Rifondazione non ha mai fatto parte dell'amministrazione targata Di Meo ma guidata nei fatti dall'on. Oliviero.Io credo, cari concittadini, che è ora di cambiare realmente.
Noi di Rifondazione Comunista e quindi FEDERAZIONE DELLA SINISTRA, cercheremo di dare vita ad una vera coalizione di centrosinistra nel segno della discontinuità, cambiamento ed alternativa alle vecchie logiche di spartizione e di potere.Proveremo a tenere aperto un dialogo basato sul programma che veda coinvolti noi e la società civile di sinistra che non si riconosce in quel coordinamento.
Non rifiuteremo il dialogo con nessuno, a patto che la parola d'ordine sia il cambiamento, ma se non ci saranno disponibilità alla costruzione di una coalizione alternativa al passato allora ci prepareremo per affrontare le prossime elezioni da soli come partito, ma insieme alla gente e distanti dai poteri capitalistici del nostro territorio.Se vogliamo davvero cambiare le nostre sorti e quelle della nostra terra allora dovremmo armarci di coraggio e comunismo".

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