Giuditta: 'Il servizio idrico integrato non pu essere un atto politico'

L'affidamento del Servizio Idrico Integrato è un passaggio importante e strategico per il territorio. Siamo già in ritardo ma ancora non siamo pronti per avviare questa fase strategica in quanto non c'è stata un'attività collaborativa tra i gestori. Così l'ex parlamentare irpino, On.Pasquale Giuditta, sindaco del comune di Summonte.
«Per compiere degli atti legittimi c'è bisogno di impegnarsi nel più breve tempo possibile, nonostante vi sia stata una proroga di un anno alla legge (Decreto mille proroghe che prevede le attività degli Ato fino al 31 dicembre del prossimo anno). Serve un impegno legittimo per evitare problemi successivi.
Sia i gestori che l'Ato non sono ancora pronti per le procedure di affidamento. Per l'affidamento oltretutto è essenziale un equilibrio territoriale, una concertazione tra i gestori del territorio che si inseriscono in un quadro giuridico dove ognuno rappresenta il proprio territorio. - spiega Giuditta - C'è bisogno di ampia condivisione da parte dell'intero territorio. Non può essere un atto pianificato dal punto di vista numerico, deve essere un atto di grande condivisione.
Non possiamo incasellare questo atto come politico, deve essere un atto del territorio. Non può neppure essere un atto di prepotenza, per altro illegittimo, come qualcuno afferma, e di voler andare avanti nell'Assemblea del 30. possibile - chiude Giuditta - Voglio ricordare a D'Ercole che lui è presidente del Cda non il commissario pertanto la posizione dell'Acs deve essere affrontata rispettando l'assemblea dei sindaci. Ad ora non sappiamo qual è posizione dell'Acs e non abbiamo avuto possibilità di condividerla nel corso di una assemblea dei soci».