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Polverino ribadisce il suo no alla Cementir

Caserta - Il tormentone della Cementir, soprattutto alla luce degli sviluppi avutisi con la Conferenza dei servizi dell'altro giorno, non lascia indifferente il Consigliere regionale Angelo Polverino. Il gruppo di Maddaloni, che fa capo al...

Il tormentone della Cementir, soprattutto alla luce degli sviluppi avutisi con la Conferenza dei servizi dell'altro giorno, non lascia indifferente il Consigliere regionale Angelo Polverino. Il gruppo di Maddaloni, che fa capo al Presidente della Commissione Affari istituzionali, oggi è rappresentato in giunta dall'assessore Angelo Rispoli. Questo fatto non è passato sotto silenzio in città, per le posizioni diverse sulla questione da parte dei due esponenti del Pdl. Il Consigliere regionale ribadisce il suo no alla Cementir e fa chiarezza su molte cose. "Sono quattro anni – precisa – che porto avanti questa battaglia, sostenuto dai Comitati, per liberare l'area dalle cave e dalle industrie del cemento, che insistono nei pressi del costruendo Policlinico e vicino alle abitazioni ed in una zona altamente critica, così classificata dal Piano Regionale delle Attività Estrattive. Al più preso in Commissione inizierà la discussione della mia proposta di legge. Una proposta su cui convergono i colleghi del Pd Caputo e Fabozzi, finalizzata alla delocalizzazione delle cave e dei cementifici. Spero vivamente che il Sindaco Cerreto si avvicini alla mia posizione e che raccolga l'invito del vescovo emerito, Monsignor Nogaro, che in questi giorni ha brillantemente sintetizzato il dramma di tutto un territorio. Un territorio devastato non solo da un punto di vista ambientale. L'ampliamento – continua Angelo Polverino – della Cementir potrebbe far calare una pietra tombale sulle speranze di tutta una comunità, che è già oltre la Cementir. Una comunità che ha capito che lo sviluppo economico e sociale non si chiama Cementir, ma Policlinico, rilancio dell'Interporto e realizzazione di impianti eco-sostenibili per chiudere definitivamente con le discariche del business. Con la Cementir non c'è alcuna possibilità di pensare ad un'alternativa, che sia compatibile con l'estrazione. Chiedo che Antonio si unisca alla battaglia che porto avanti. Una battaglia di civiltà, che può farci riscattare dal disastro ambientale che subiamo da anni. Schierarsi oggi con la Cementir equivale ad annullare tutto il lavoro che, con l'assessore regionale all'Ambiente, Romano, sto portando avanti per Caserta e le città limitrofe. La prima risposta è stata data con il salvataggio del protocollo di intesa e dei fondi per la bonifica di Lo Uttaro. Altre iniziative sono già in cantiere e riguardano anche Maddaloni, dove, se non si perde tempo, potremmo veramente per il 2012 sgomberare l'area e salvare i posti di lavoro delle maestranze". Un altro capitolo importante che tiene in ansia molte famiglie di Maddaloni, che si ritroverebbero sul lastrico, se la Cementir dovesse chiudere o portarsi altrove. Ed anche su questo, l'on Polverino ha le idee chiare. "Ci sono delle soluzioni, ma necessariamente devo vagliarle con il Sindaco. Ed è inutile – dice - anticiparle. Spetta a noi intervenire e io non mi tirerò indietro per aiutare Antonio in un percorso di due anni, che ci deve portare a chiudere definitivamente con la Cementir, pensare alla riqualificazione dell'area e salvare fino all'ultimo posto di lavoro. Sono sicuro – conclude - di quello che dico. Tutelare gli operai è un dovere della politica. Ed io so assumermi le mie responsabilità".

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