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Schifone: Per un granello di sale, Cozzolino dimentica la minestra

Napoli - "Da che pulpito vien la predica! Se fossi in lui, anziché preoccuparmi dei presunti "ni" diCaldoro, in campagna elettorale, a proposito del nucleare, mi preoccuperei della situazione dabancarotta "fraudolenta" in cui, lui e la giunta...

"Da che pulpito vien la predica! Se fossi in lui, anziché preoccuparmi dei presunti "ni" diCaldoro, in campagna elettorale, a proposito del nucleare, mi preoccuperei della situazione dabancarotta "fraudolenta" in cui, lui e la giunta Bassolino della quale lui era parte, non certosecondaria, hanno ridotto la Regione". Così, Luciano Schifone, consigliere regionale del Pdl epresidente del tavolo regionale del partenariato sociale economico, replica alle dichiarazionirilasciate questa mattina alla stampa dall'europarlamentare ed ex assessore regionale, AndreaCozzolino, relativamente alla questione degli impianti per il nucleare. "Cozzolino hadimenticato – continua – che anche in sede di approvazione della normativa regionale sulnucleare il centrodestra si era duramente battuto contro il "no" a prescindere ed ideologico delcentrosinistra campano alla possibilità della Campania di ospitare sul proprio territorioimpianti di nucleare pulito e sicuri. E l'attuale governatore, quindi, è in perfetta sintonia conquanto il centrodestra ha sostenuto, prima, durante e dopo la campagna elettorale. In tempi,cioè, non sospetti". "Pensi, piuttosto – aggiunge – che se oggi la situazione della nostraregione è quella che è, lo si deve: allo sforamento del patto di stabilità interna nel luglio del2009 e la reiterazione nei mesi successivi e fino all'immediato dopo elezioni (quindi peralmeno altri 8 mesi dopo lo sforamento) delle assunzioni d'impegni di spesa, da parte dellagiunta Bassolino, che ne ha praticamente impedito qualsiasi iniziativa sul fronte dellosviluppo; alla procedura d'infrazione avviata dall'Europa nel 2007 per la mancatarealizzazione del piano per lo smaltimento dei rifiuti, che ne ha congelato le risorse (circa250milioni di euro) che il Por 2000/2006 aveva destinato alla risoluzione definitivadell'emergenza rifiuti. E questo senza parlare – perché la vicenda, grazie a Caldoro, si avvia aconclusione, con lo sblocco dei primi fondi – del congelamento delle risorse del "patto dellasalute", perché la giunta del "re sole", fino alla sua permanenza in soglio non è riuscita apredisporre né un piano credibile per rientrare dalla debitoria, né quello di ristrutturazione delsistema ospedaliero e sanitario della Campania". "La verità è che - conclude Schifone – per ilgusto della battuta, Cozzolino non ha colto l'importanza strategica e la concretezza dellaproposta di Caldoro di fare in modo che questa Regione e questo Paese, tornino ad esserequelli dove "il dolce si suona"."

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