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Moretto: Si all'inceneritore a Ponticelli con garanzie dioccupazione e bonifica di Napoli Est

Napoli - "La lotta contro gli inceneritori, iniziata due anni fa, quando fu deciso, da Governo, Regione e Comune diNapoli di progettarne uno proprio a Ponticelli, oggi diventa il terreno di scontro fra le istituzioni ed i cittadini chesi dicono...

"La lotta contro gli inceneritori, iniziata due anni fa, quando fu deciso, da Governo, Regione e Comune diNapoli di progettarne uno proprio a Ponticelli, oggi diventa il terreno di scontro fra le istituzioni ed i cittadini chesi dicono pronti alla lotta dura. Dobbiamo fare il possibile per evitare lo scontro fisico". È quanto si legge in unanota a firma del Vice Presidente del Consiglio comunale di Napoli, Vincenzo MORETTO, consigliere delPdl. "Si insiste nell'individuare la destinazione già sollecitamente indicata dal sindaco Iervolino a Berlusconi,quando questi, nel maggio 2008, nel pieno dell'ennesima crisi-rifiuti a Napoli ed in Campania, aveva chiestouna indicazione rapida e non contrastata. Si ritorna sul sito di Ponticelli e confinante con Poggioreale, un'areagià interessata da suoli industriali con attività altamente inquinanti, dismesse e non, suoli mai bonificati, in unazona dove già insiste un impianto di combustione, molto contestato dalle popolazioni dell'area orientale diNapoli, e comunque riconvertito a gas e riavviato in produzione, la vasta di decantazione delle Ferrovie regalodi Bassolino, infine, ma non alla fine dei guai, ospitante ben due impianti di depurazione delle acque, certo nondi enorme impatto ambientale, ma neppure di grande piacevolezza esistenziale. Il degrado è sovrano" -prosegue l'esponente cittadino del Pdl - "basti pensare al grande traffico di prostituzione minorile e non su viaGalileo Ferraris e Via Emanule Gianturco e zone limitrofe, con insediamenti rom abusivi che crea solo tensionefra i residenti, con gli extracomunitari che prima stavano a Pianura ed ora sono stati "deportati" a Poggioreale,con un mercatino delle pulci e l'ex area del mercato del ferro in completo abbandono, senza infrastrutture per igiovani, con un'altissima percentuale di disoccupati. Senza contare" - ha aggiunto - "che centinaia e centinaiadi trasportatori di rifiuti transiteranno ed affluiranno nelle medesima zona, che nello stesso circondario èprevista la realizzazione di un altro impianto di trattamento dei rifiuti, un impianto di compostaggio (a bassoimpatto ambientale, è vero, ma intanto è sempre munnezza che viene e va), che non è previsto losmantellamento delle precedenti attività ad alto rischio, tra le quali i numerosissimi grandi impianti distoccaggio dei gas industriali, e neppure è programmata la bonifica di un solo suolo inquinato, a partire daquello dell'ex-AGIP, teatro dell'esplosione devastante di un deposito. È quindi dal 2008 che la popolazione diPonticelli e Poggioreale esprime con forza la sua contrarietà all'installazione dell'inceneritore, chiarendo agrandi lettere, nelle numerose manifestazioni, cortei, iniziative pubbliche, attraverso i documenti diffusi dal suocombattivo ed unitario comitato di lotta, che tale contrarietà è rivolta alla termodistruzione in generale,comunque e dovunque realizzata. Non una posizione campanilistica od egoismi particolaristici, bensì unacosciente e ben supportata, sul piano scientifico e su quello politico, presa d'atto del fallimento e dellapericolosità di tecnologie obsolete, che si vanno superando dovunque e che appunto la popolazione diPonticelli, sulla scorta delle proprie storiche esperienze negative, riesce ad aborrire senza esitazioni.Comprendo" - ha aggiunto il vice Presidente del Consiglio comunale - "che l'installazione di un impianto ditermodistruzione a Napoli è necessario perché non si può mandare la spazzatura di oltre un milione di abitantinella altre province campane, ma questa proposta non può prescindere da un imprenscindibile tavolo diconcertazione al quale debbano partecipare anche i rappresentanti della 4^ e 6^ municipalità. La realizzazionedel termovalorizzatore dei rifiuti nell'area del depuratore a Napoli Est" - ha sottolineato Moretto - "dovràprevedere la urgente, completa ed immediata bonifica del territorio e la riqualificazione economica, urbana esociale di Napoli Est, senza dimenticare che i benefici che porta l'impianto di termodistruzione deve riguardareanche l'assunzione dei disoccupati del territorio e non fare come è invece accaduto ad Acerra, dove nessunlavoratore della zona è stato assunto. Qui si gioca con la pelle della gente e su questo non bisogna scherzarealtrimenti si corre il rischio di far esplodere solo la rabbia della gente".

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