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Emergenza abitativa, Polverino fondi dalla Regione

Caserta - "Stanziati 41.168.899,69 euro per le abitazioni destinate a nuclei familiari con redditi bassi. Gli appartamenti saranno venduti al costo medio di 1500 - 2000 euro al metro quadrato, in quartieri da recuperare o in siti industriali...

"Stanziati 41.168.899,69 euro per le abitazioni destinate a nuclei familiari con redditi bassi. Gli appartamenti saranno venduti al costo medio di 1500 - 2000 euro al metro quadrato, in quartieri da recuperare o in siti industriali dismessi. La Regione Campania contrasta così la crisi economica che investe il settore immobiliare. Una crisi che ha come effetto la riduzione dei valori immobiliari, il fallimento di numerosi operatori e la riduzione del potere di acquisto delle famiglie, che si riflette sulle possibilità di accesso all'abitazione". A confermarcelo è il Presidente della Commissione Affari istituzionali, Angelo Polverino, che aggiunge: "i fondi saranno destinati a quelle fasce della popolazione, che non riescono ad acquistare sul mercato. Finalmente anche in Campania si realizza il cosiddetto social housing, inteso come edilizia residenziale a canone ridotto e destinato successivamente all'acquisizione dell'immobile. La Regione - continua il Consigliere - con questo ambizioso progetto guarda a nuovi modelli basati sulla collaborazione tra pubblico e privato nello sviluppo e nella gestione immobiliare, senza perdere di vista la riqualificazione e la valorizzazione delle aree, con la creazione di fondamentali servizi". La destinazione del finanziamento e l'approvazione delle linee di intervento ha colto di sorpresa le associazioni degli inquilini e i sindacati. Con l'approvazione del bando sono scoppiate anche le polemiche. Gli Istituti autonomi per le case popolari restano esclusi dal programma regionale di edilizia pubblica. Le ragioni sono chiarite sempre dal Presidente Polverino, che non nasconde le sue perplessità sul funzionamento degli Iacp negli ultimi anni. "Gli istituti hanno esaurito il loro compito. Devono essere al più presto trasformati e messi in condizione di poter operare in un moderno sistema, in linea con le nuove esigenze abitative e con un mercato sempre in evoluzione. E' già pronto il disegno di legge, che sarà portato in Consiglio a settembre. Enti come gli Iacp devono perdere quella caratterizzazione di carrozzoni che devono servire la politica, per diventare organismi atti a dare risposte concrete ai cittadini più bisognosi". Ma non sono solo gli Iacp a protestare. Addiruttura il Sunia (Sindacato nazionale unitario inquilini e assegnatari) chiede di sospendere il bando, mentre il Sicet Cisl (Sindacato inquilini casa e territorio) denuncia che gli alloggi che saranno costruiti si rimetteranno sul mercato e a guadagnarci saranno solo i costruttori. "Non posso avvalorare questa convinzione per il semplice fatto che la stabilità al piano dell'housing è data dalla cooperazione e dalla responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti. Gli stessi costruttori privati - conclude Angelo Polverino - devono capire che si può guadagnare di meno puntando sul valore sociale dell'intervento. Prestando attenzione ai materiali e alle nuove tecnologie anche energetiche, si evitano futuri costi di manutenzione e si garantisce un ciclo di vita più lungo agli immobili".

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