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Iannuzzi e Bonavitacolo: 'L'emergenza rifiuti non affatto conclusa'

Salerno - "Gli on.li TINO IANNUZZI e FULVIO BONAVITACOLA, Deputati delPartito Democratico, unitamente all'on. ERMETE REALACCI, hannopresentato una articolata interrogazione al Presidente del Consiglioed al Ministro dell'Ambiente sulla situazione...

"Gli on.li TINO IANNUZZI e FULVIO BONAVITACOLA, Deputati delPartito Democratico, unitamente all'on. ERMETE REALACCI, hannopresentato una articolata interrogazione al Presidente del Consiglioed al Ministro dell'Ambiente sulla situazione della gestione dei rifiuti inCampania, in particolare sulla capienza ulteriore delle cinque discaricheoggi aperte, sul funzionamento del termovalorizzatore di Acerra e sulleprospettive degli altri termovalorizzatori previsti in Campania, sullostato della raccolta differenziata, sull'attuazione del D.L. n. 195/2010e sui gravi problemi derivanti dalla costituzione di Società provinciali edella "sottrazione" ai Comuni della competenza relativa alla gestione eriscossione di TARSU e TIA.Alla interrogazione ha risposto in Commissione Ambiente, nella sedutadell' 1 luglio 2010 il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio GUIDOBERTOLASO.
L'uscita dall'emergenza rifiuti, decisa con il D.L. n.195/2010, è ben lontanadall'essere realizzata.Con tale D.L. si sono, invece, poste le premesse per nuove e devastanticrisi, come hanno già drammaticamente evidenziato i disservizi ed i tanticumuli di rifiuti riapparsi nelle ultime settimane nelle Città e nelle provincedi Napoli e Caserta.Per le discariche, le cinque funzionanti (Savignano, Sant'ArcangeloTrimonte, San Tammaro, Chiaiano e Terzigno) secondo le previsionialquanto ottimistiche del Sottosegretario avrebbero un' autonomia dismaltimento per circa 2 milioni di tonnellate ed un anno e mezzo di tempo.
Non si comprende quali iniziative concrete siano state attivate, a livellonazionale, regionale e provinciale per garantire lo smaltimento dei rifiuti,allorchè saranno esaurite le predette discariche.Il Sottosegretario si è poi limitato ad una laconica informativa sullo statodella raccolta differenziata, al 22% nel 2008, mentre per il 2009 non hafornito alcun dato certo. Né ha indicato quali misure ed incentivi sianoprevisti in favore dei Comuni per sviluppare la raccolta differenziata, cherimane obiettivo decisivo e prioritario.
I dati sul funzionamento del termovalorizzatore di Acerra, anchealla luce dei ripetuti disservizi verificatisi in questi mesi ed ampiamenteemersi sui media, appaiono francamente ottimistici e sopravalutati.Nessuna informazione è stata fornita dal Governo sull'effettiva conclusionedella procedura di collaudo dell'impianto e sul rilascio di tutte le relativecertificazioni finali.Per gli altri termovalorizzatori, previsti in Campania, il numero di cinque,programmato dal Governo, è eccessivo e sproporzionato alle effettiveesigenze di smaltimento dei rifiuti, come hanno rilevato gli on.li Iannuzzi eBonavitacola.Per gli impianti di Salerno e Napoli, si è accumulato un pesante ritardo.
Infatti per quello di Salerno si è perso circa 1 anno unicamente perportare avanti un ingiustificato e dannoso conflitto da parte del Governo neiconfronti del Comune di Salerno.Per l'impianto di Napoli est il Sottosegretario Bertolaso non ha fornitoalcuna informazione precisa e certa.Né ha dato alcuna indicazione per la modifica, sollecitata dai dueDeputati campani del PD, della normativa del D.L. n.105/2010 che, conuna scelta scellerata e lesiva del ruolo costituzionale e legislativo deiComuni, ha stabilito che terminata la fase transitoria il 31 dicembre 2010,nel 2011 alle Province dovrebbe essere trasferita ogni competenza perTARSU e TIA.Mentre procede il disegno del federalismo fiscale, rafforzando leattribuzioni dei Comuni e la loro autonomia impositiva, solo in Campaniae con un regime irragionevole e privo di ogni fondamento giuridico egestionale, i Comuni sarebbero spogliati della riscossione e gestione diTARSU e TIA.Dal 2011 sarebbero, poi, travolte e distrutte tutte le esperienze diqualità, realizzate da tanti Comuni virtuosi, di piccole e medie dimensionima anche grandi come Salerno, nel campo della raccolta, dellosmaltimento e gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata.
La creazione di società provinciali – una per provincia – conl'assorbimento centralistico e calato dall'alto di ogni attribuzione nel settorecondurrà solo alla disastrosa costituzione di megastrutture ingestibili, dinuovi carrozzoni burocratici che produrranno disservizi ed inefficienze,annullando le positive esperienze maturate sul campo in tanti Comuni edaccumulando ritardi e danni per le comunità.Gli on.li Iannuzzi e Bonavitacola, tenuto conto delle vicende negativegià accumulatesi in questi mesi anche sul fronte della gestione delpersonale, hanno contestato con forza al Sottosegretario Bertolaso che inassenza di modifiche rapide e puntuali del D.L. n. 198/2010 e di decisioninette e sollecite per termovalorizzatori ed altri impianti necessari perun ciclo moderno ed integrato dei rifiuti, vi saranno nuove e pericolosesituazioni di crisi, visto che l'uscita dalla emergenza è solo formale, ilritorno ad un sistema funzionale ed efficiente di competenza degli EntiLocali è lontanissimo, tanti problemi si trascinano irrisolti e si aggravano.Cosa aspetta la Giunta Regionale di Caldoro ad approvare un nuovopiano regionale dei rifiuti per definire la rete degli impianti ed il ruolo deiComuni, singoli o associati, nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti?"

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