Custode aggredito alla Reggia, Polverino scrive al Questore e al Prefetto
Caserta - Con una nota al Questore ed al Prefetto di Caserta, Angelo Polverino interviene sull'aggressione subita dal custode della Reggia di Caserta per mano di un venditore abusivo. "E' inconcepibile quello che succede. Questo è il risultato di...
Con una nota al Questore ed al Prefetto di Caserta, Angelo Polverino interviene sull'aggressione subita dal custode della Reggia di Caserta per mano di un venditore abusivo. "E' inconcepibile quello che succede. Questo è il risultato di anni di abbandono della Reggia. Lo stato di degrado lo denuncio da anni e nessuno è mai intervenuto. La soprintendenza in passato non si è mai preoccupata di porre rimedio. Ci sono state - continua il Consigliere del Pdl - tante denunce, purtroppo cadute nel vuoto. Il disinteresse è stato sempre totale. Ma vogliamo dirci la verità fino in fondo? La storia della Reggia è legata ad incapaci amministratori, che hanno pensato a ben altro. A fare politica o troppo indaffarati a delinquere e a corrompere. Oggi chi ci va di mezzo sono i poveri custodi, che hanno sempre la peggio nell'affrontare i venditori, diventati padroni incontrastati della Reggia. E' pur vero che loro devono vivere - continua Angelo Polverino - ma nessuno li autorizza a farsi ragione con la violenza. E' arrivato il momento di disciplinare anche la loro attività. Insomma, una volta e per tutte o recuperiamo l'immagine della Reggia o perdiamo anche quel poco di turismo che ci è rimasto. Nella nota al Questore ed al Prefetto - conclude Polverino - ho evidenziato come è diventato praticamente impossibile per i turisti visitare la Reggia. Sono assaliti da ogni parte dai venditori abusivi, che cercano in tutti i modi di piazzare la loro mercanzia. Se la soprintendenza ha abdicato ad una propria funzione essenziale, allora è bene che intervengano sia il Prefetto che il Questore della città, per garantire l'ordine e la sicurezza pubblica. Bisogna pattugliare e istituire un drappello fisso davanti alla Reggia, onde evitare ulteriori situazioni di pericoli sia per l'incolumità dei dipendenti che dei turisti".