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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Decreto sul lavoro, Napolitano non firma. Abbate (Pd): 'Vittoria dei lavoratori'

Caserta - "Una vittoria per tutti i lavoratori". Dario Abbate, legale della Cgil, giuslavorista, saluta così la decisione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di non firmare il decreto del governo sul lavoro. Abbate, che è stato...

"Una vittoria per tutti i lavoratori". Dario Abbate, legale della Cgil, giuslavorista, saluta così la decisione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di non firmare il decreto del governo sul lavoro. Abbate, che è stato candidato al Consiglio regionale della Campania per il Partito Democratico, era tra i firmatari dell'appello che i giuslavoristi italiani hanno nelle scorse settimane inoltrato al Capo dello Stato perché non firmasse il Decreto 1167-B. "Un aberrante atto di furbizia con il quale questo governo tenta di abolire di fatto l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori", l'aveva definito Abbate. Il decreto che Napolitano ha rinviato alle Camere prevede la devoluzione all'arbitrato delle controversie insorte in relazione ai contratti di lavoro certificati dalle apposite commissioni: "Un bieco tentativo di smantellare l'impianto di garanzie per i lavoratori in particolare sottraendo, in una molteplicità di casi – ha spiegato Abbate -, la tutela dei diritti dei lavoratori alla giurisdizione ordinaria, nel cui ambito la specializzazione del giudice del lavoro era stata da sempre considerata un valore primario". Il disegno di legge contiene, inoltre, una ridefinizione dei termini per l'impugnazione dei licenziamenti, dei contratti di collaborazione e dei contratti a termine, rendendo assai difficile al lavoratore la tutela giurisdizionale dei propri diritti. "Abbiamo detto fin dall'inizio che questo decreto è incostituzionale e perciò salutiamo con favore la decisione di Napolitano che dà ancora una volta prova di grande equilibrio e saggezza. Il suo intervento – conclude Dario Abbate - ed il messaggio motivato inviato alle Camere possono adesso restituire centralità alle leggi poste a tutela dei diritti dei lavoratori, diritti che sono garantiti dalla nostra Carta Costituzionale".

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