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Brancaccio con Mastella e Di Donato: 'Conquistare sia la Provincia che la Regione'

Caserta - Ha fissato le coordinate della campagna elettorale il commissario provincialedell'Udeur Angelo Brancaccio nel corso della convention di ieri mattina alGrand Hotel Vanvitelli alla presenza del segretario nazionale Clemente Mastellae di...

Ha fissato le coordinate della campagna elettorale il commissario provincialedell'Udeur Angelo Brancaccio nel corso della convention di ieri mattina alGrand Hotel Vanvitelli alla presenza del segretario nazionale Clemente Mastellae di quello regionale Giulio Di Donato. "E' necessario mettersi solo a lavorareper conquistare sia la Provincia che la Regione, in un secondo momento poi sidiscuterà delle posizioni da andare ad assumere all'interno dell'amministrazione – ha detto – l'altro giorno c'è stato qualche momento ditensione che, in questa fase, si deve assolutamente evitare. Misuriamoci,vediamo quanto valiamo, e poi si trarranno le conseguenze". Brancaccio spiega l'importanza del ruolo dell'Udeur nella presentazione delle liste. "Per la sceltadel candidato presidente della Provincia, abbiamo dimostrato di avere unimportante ruolo di mediazione – ha detto – non bisogna dimenticare che, anchegrazie al nostro impegno, si è evitato che, a tre giorni dalle elezioni, sirompesse l'alleanza". Il commissario provinciale, dopo aver letto i nomi ditutti i candidati, si compiace per le liste di alto profilo che è riuscito amettere in campo. "Abbiamo messo assieme una lista forte sia alla Provincia chealla Regione, ringrazio quanti hanno deciso di candidarsi dopo un momentoparticolare per il nostro partito – ha detto – siamo presenti con schieramenticompetitivi anche alle comunali. In un Comune dell'atellano – ha dettoscherzando riferendosi alla sua Orta – eleggeremo un monocolore Udeur di cui siparlerà in tutta Italia". Ringrazia e fa i complimenti a tutti anche ilsegretario nazionale Mastella che si sofferma sull'importanza dell'Udeur all'interno dello scacchiere politico del centrodestra. "Con Udc e Pdl siamo l'unico partito che, per così dire, non ha ricevuto prestiti nella formazionedelle liste. Abbiamo composto da soli degli schieramenti competitivi graziealla forza del nostro programma e delle nostre idee – ha detto – è questanostra forza che, evidentemente, fa paura, altrimenti non mi riesco a spiegarecome mai capitano tutte a noi". Il segretario nazionale racconta il caso delleelezioni regionali del Lazio. "Abbiamo presentato una lista anche qui da soliche, in un primo momento, c'è stata respinta perché mancavano le firme – hadetto – al primo nostro ricorso sono spuntate trecento firme, mentre al secondoun altro centinaio. Un caso? Evidentemente la nostra forza fa paura. Il sistemabipartitico sta entrando in crisi. Uno come Rutelli è stato costretto arivedere il suo disegno politico fondando l'Api. Con l'Api si vola, anche senel Lazio non si fa la lista…". Mastella lancia questo interrogativo e, poi,parla della posizione della moglie Sandra Lonardo. "La mia consorte è stataesiliata per chissà quale volontà, quando, poi, rimettiamo in libertà assassinicome Omar che ha ammazzato una donna e un bambino – ha detto – gode diprivilegi un camorrista napoletano, solo perché scrive poesie. Evidentemente,noi paghiamo il fatto di occuparci di prosa…". Mastella coglie l'occasione perparlare dei rapporti tra politica e magistratura. "Ho sempre creduto in unamagistratura indipendente – ha detto – ma, dopo quello che mi è successo, nonsono più così certo. Processatemi. Se si dimostrerà che ho incassato un solocentesimo mi dimetterò subito da parlamentare. Per paura delle ripercussionidella magistratura, ho fatto lo scudo fiscale per cinquemila euro, soldi cheavevo sul conto quando ero al Parlamento europeo".

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