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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Incontro su Osservatorio Provinciale per luso sociale dei beni confiscati alla camorra

Caserta - La Provincia, insieme a "Libera" ed il Comitato Don Peppe Diana renderà pubbliche tante iniziative svolte nell'ambito del progetto "Osservatorio Provinciale per l'uso sociale dei beni confiscati alla camorra" affinchè il valore economico...

La Provincia, insieme a "Libera" ed il Comitato Don Peppe Diana renderà pubbliche tante iniziative svolte nell'ambito del progetto "Osservatorio Provinciale per l'uso sociale dei beni confiscati alla camorra" affinchè il valore economico di tali confische possa tradursi in strumento di crescita delle comunità.
Le attività, coordinate dal Settore Pubblica Istruzione diretto dalla dott.ssa Rosaria Rossi, si sono sviluppate anche con un ciclo di seminari formativi e la pubblicazione di materiale informativo idoneo a chiarire i vantaggi concreti offerti dalla legge 109 del 1996.
E' stato anche prodotto un DVD sull'uso ed il disuso dei patrimoni sottratti alla camorra che sarà proiettato, in anteprima, durante l'intensa giornata divulgativa di domani, con la partecipazione di numerosi docenti invitati ai quali sarà poi affidato il compito di divulgazione scolastica dei delicati temi affrontati.
Il documentario, sottoforma di videoinchiesta, esamina l'uso ed il disuso sociale dei beni confiscati. Particolare attenzione è stata data al Palazzo Teti di Santa Maria Capua Vetere, ad un bene di Sessa Aurunca in località Maiano confiscato ad Antonio Moccia ed esteso per 17 ettari di terreno divisi in tre lotti, all'allevamento bufalino di Grazzanise sottratto alla famiglia Schiavone, alla Casa Famiglia 'Compagnia dei Felicioni', realizzata su un bene confiscato a Trentola Ducenta, ai terreni confiscati di Castel Volturno, Cancello Arnone e Pignataro. Si tratta, in concreto, di un prodotto informativo ma anche didattico, utile a realizzare una comunicazione chiara e ad accrescere la consapevolezza, da parte dei cittadini e delle istituzioni, del grande valore simbolico, educativo ed economico che l'uso dei beni confiscati alla criminalità organizzata costituisce per la promozione e la crescita di comunità alternative alla camorra.
L'incontro, titolato "COSE NOSTRE", è stato voluto anche dal Commissario Straordinario Prefetto Biagio Giliberti, che segue con particolare attenzione i temi della lotta alla criminalità organizzata nel convincimento che l'emergenza sociale rappresentata dalla delinquenza, mortifichi la laboriosità e l'onestà della maggioranza dei cittadini di Terra di Lavoro.

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