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Sabato, 20 Aprile 2024
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Proseguono i lavori per la definizione delle pratiche di condono edilizio

Pompei - Per accelerare i tempi e completare le pratiche carenti della documentazione necessaria, l'amministrazione comunale ha inviato una lettera a coloro che hanno presentato richiesta, in cui vengono comunicati i documenti necessari al...

Per accelerare i tempi e completare le pratiche carenti della documentazione necessaria, l'amministrazione comunale ha inviato una lettera a coloro che hanno presentato richiesta, in cui vengono comunicati i documenti necessari al completamento della pratica e il termine ultimo in cui tali documenti devono essere prodotti.Alla lettera, il Comune di Pompei ha, anche, affiancato una campagna di comunicazione alla cittadinanza attraverso la diffusione di volantini e l'affissione di manifesti.
Un'iniziativa risolutiva per dare una pronta risposta a coloro che da anni, hanno prodotto un'idonea richiesta di concessione in sanatoria. Ma tale iniziativa, affinché possa trasformarsi nella definizione dei condoni, necessita inevitabilmente di un riscontro che consiste nell'impegno da parte dei richiedenti, di ottemperare nei tempi prescritti, alle richieste di integrazioni documentali avanzate dal Comune e nello specifico, dal VI settore.

La mancata ottemperanza a quanto richiesto dall'Ufficio Tecnico comunale comporterà, inevitabilmente, l'applicazione della legge 662/96 la quale alle lettera d) del comma 37 dell'articolo 2 stabilisce che la "mancata presentazione dei documenti previsti per legge entro il termine di tre mesi dall'espressa richiesta di integrazione notificata dal comune comporta l'improcedibilità della domanda e il conseguente diniego della concessione o autorizzazione in sanatoria per carenza di documentazione". Dunque, la mancata o parziale ottemperanza comporterà, senza ulteriore richiesta, l'emissione in tempi brevi del diniego delle richieste di condono.
"Nonostante le difficoltà incontrate lungo il cammino e che, tra l'altro, non sono imputabili all'amministrazione in sé, è importante sottolineare – afferma il primo cittadino – come arriviamo finalmente alla definizione di un problema annoso cui nessuno aveva mai messo mano, prima d'ora. Sono, infatti, oltre 25 anni che la questione non viene affrontata, ma si tratta di un problema molto sentito dalla cittadinanza, basta guardare i numeri. Le richieste di condono pervenuteci sono, infatti, più di 4.300. l'invito ai cittadini, quindi, è quello di rispondere alle richieste formulate dall'ufficio tecnico, affinché si possa procedere e portare a compimento l'intero processo".

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