Regionali, Di Pietro torna ad attaccare De Luca e con Bassolino punta su rettore Trombetti
Napoli - "Non è assolutamente il nome adatto per dare alla Campania la svolta che merita. Non vedo perché impiccarsi al ricatto, alla forzatura di uno solo". Il leader dell'Idv, Antonio di Pietro, boccia così la candidatura del sindaco di Salerno...
"Non è assolutamente il nome adatto per dare alla Campania la svolta che merita. Non vedo perché impiccarsi al ricatto, alla forzatura di uno solo". Il leader dell'Idv, Antonio di Pietro, boccia così la candidatura del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca alle regionali campane per il Pd. Di Pietro ha confermato che ''l'accordo con il Pd resta ed è forte in tutte le altre undici regioni''. Per questo propone di cercare insieme un'alternativa.
Ad esempio, ricorda Di Pietro, sul rettore Guido Trombetti "c'era un'intesa". "Siamo per la discontinuità", ha spiegato l'ex magistrato. Per questo, ha detto a proposito di De Luca, "non possiamo mettere la stessa faccia che governa da anni e anni il suo pezzo di territorio e spacciarla per il nuovo". L'altra ragione per cui l'Idv si oppone a De Luca, ha aggiunto, riguarda i due processi in cui è implicato il sindaco di Salerno. ''Suggerirei all'imputato De Luca - ha concluso - di impiegare il suo tempo a difendersi nei processi''.
Intanto in un'intervista a "L'Unità", il sindaco di Salerno sottolinea di dover fare i conti con una vicenda giudiziaria "ma legata ad una vicenda di cui vado orgoglioso. Sono inquisito per aver difeso il posto di 200 lavoratori. Rifarei tutto dalla A alla Zeta. E come ho gia' detto sono pronto a sfidare chiunque in qualunque sede sui temi della moralita'".
Quanto al presidente uscente della Regione, Antonio Bassolino, "non ci dobbiamo certo scambiare dichiarazioni d'amore. E lui, senza ipocrisie, e' una figura di riferimento per la politica meridionale. A questo punto -conclude De Luca- vorrei che tutti tenessimo ben presente che se perdiamo la Regione e poi di conseguenza tra dieci mesi il Comune di Napoli sara' una catastrofe che travolgera' tutti. In momenti come questi, deve prevalere il senso di responsabilita'".
Ma è lo stesso Bassolino che prova un ulteriore affondo a De Luca: "Trovo sconcertante e politicamente incomprensibile -dice - che non si sia ricercato con la necessaria determinazione un accordo su nomi esterni (Guido Trombetti ndr) capaci di unire la coalizione". "Era ed è tutt'ora evidente – continua Bassolino – il vantaggio politico di un nome esterno e nuovo rispetto ad ognuna delle possibili candidature provenienti sia dal Pd che dalle altre forze politiche". "Non si è neppure promosso un incontro collegiale con lui. Eppure personalità come Trombetti oppure altre ancora di analoga rilevanza avevano tutte le caratteristiche per meglio unire e competere, in una situazione certo difficile, con il Pdl".