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D'Ercole: 'Occupazione: Campania sempre pi gi. Sigillo al fallimento bassoliniano'

Napoli - "Abbiamo già avuto modo di dirlo in una precedente occasione: l'interazione fra la crisi finanziaria globale ed i dieci anni di presidenza di Antonio Bassolino, è stata davvero drammatica per la regione Campania. Una considerazione che a...

"Abbiamo già avuto modo di dirlo in una precedente occasione: l'interazione fra la crisi finanziaria globale ed i dieci anni di presidenza di Antonio Bassolino, è stata davvero drammatica per la regione Campania. Una considerazione che a distanza di qualche mese, ribadiamo con ancora maggiore fermezza ". A dirlo è il capo dell'opposizione in Consiglio regionale, Francesco D'Ercole. "Se la prima volta – continua – la nostra considerazione scaturì dalla fotografia della condizione economica della Campania contenuta nel seconda rapporto sull'economia regionale, scattata da Bankitalia, stavolta lo diciamo sulla scorta di quanto sottolinea il rapporto sull'occupazione in Italia, relativo al terzo trimestre 2009, firmato Istat. Un dato che conferma quanto, a suo tempo, reso noto dalla Banca d'Italia ovvero che il tasso d'occupazione in Campania 41,8%, non solo è inferiore a quello di 15 anni addietro, quando si attestò al 42,2% (dato che la giunta Rastrelli ed il sottoscritto, all'epoca assessore alle attività produttive, portarono, con poche, ma adeguate iniziative al 43,1%, con un incremento del 1,3% rispetto al 41,8 del 1996) ma è, oggi, addirittura il più basso d'Italia, e notevolmente inferiore a quello meridionale che si è attestato al 45%. ". "Un dato – prosegue – che assume aspetti ancora più preoccupanti qualora si consideri che in conseguenza di quest'ulteriore crollo la forza lavoro complessivamente occupata nella nostra regione è scesa di ben 60mila unità, rispetto al 1.667.000 del 1956, attestandosi al 1.608.000 attuali". "Una situazione davvero inquietante – rileva ancora il capo dell'opposizione – che, per contribuire alla sviluppo della Campania e quindi offrire una sponda alla crescita dell'occupazione, l'Europa ha messo a nostra disposizione, solo nel sessennio 2000/2006, oltre 7miliardi di euro ovvero 14mila miliardi di vecchie di lire, risorse che, se ben utilizzate, avrebbero potuto davvero cambiare radicalmente il volto della nostra regione e che, invece, non hanno portato alcun beneficio. Anzi, alla luce dei fatti – poiché dispersi in mille iniziative, tra l'altro di mero carattere clientelare – hanno finito addirittura per peggiorarlo. E questo senza dire che, anche risultati relativi alla programmazione dei fondi 2007/2013, a tre anni dall'avvio, ancora non s'intravvedono". "Una realtà – conclude D'Ercole – che stride e non poco con i trionfalismi bassolinian. Anche quelli con i quali qualche giorno addietro Bassolino, nel presentare il suo ultimo bilancio da presidente, ha presentato la Campania come una sorta di paradiso terrestre, dove tutto va come meglio non potrebbe. Mentre la verità, è che i suoi dieci anni a palazzo Santa Lucia, sono stati un vero fallimento per la nostra regione. Un fallimento che renderà ancora più complicato e difficile il lavoro del centrodestra, quando, da qui a qualche mese, lui ed il centrosinistra saranno licenziati dagli elettori ed il centrodestra dovrà raccoglierne il testimone cercando di rimettere le cose a posto. Non sarà facile, ma abbiamo le competenze (come abbiamo dimostrato, a suo tempo, anche in ordine alle questioni occupazionali, con la Giunta Rastrelli, pur senza avere a nostra disposizione la dovizia di fondi di provenienza europea, su cui ha potuto contare Bassolino), le idee, l'amore per la nostra terra e l'entusiasmo giusto per riuscirci".

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