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Da Sempre per Cerreto: 'Assoluta incoerenza su tutto'

Cerreto Sannita - Se neanche su mozioni come quella sui beni confiscati alla mafia e quella relativa all'abrogazione dell'obbligo di identificazione degli utenti, che contribuirebbe a promuovere la diffusione della rete senza fili per tutti, che...

Se neanche su mozioni come quella sui beni confiscati alla mafia e quella relativa all'abrogazione dell'obbligo di identificazione degli utenti, che contribuirebbe a promuovere la diffusione della rete senza fili per tutti, che dovrebbero essere battaglie culturali e di buon senso, battaglie comuni condivise da tutti, un Consiglio Comunale vota compatto, allora significa proprio che si parte da ragionamenti culturali di base opposti. Sulla prima delle nostre due mozioni (approvata con sette voti a favore, due contrari e tre astenuti), in cui si chiedeva al Parlamento di togliere l'introduzione della possibilità di vendita dei beni confiscati alle mafie e che verrebbe a compromettere in maniera rilevante l'impianto legislativo di contrasto alla mafia, gli unici consiglieri di maggioranza che hanno votato con noi sono stati due, Giovanni Parente e Vincenzo Di Lauro. Ma mentre il primo ha sostenuto la nostra posizione anche nella seconda mozione, il secondo ha fatto un passo indietro astenendosi, forse perchè aveva capito di essersi già compromesso abbastanza votando a favore della mozione sui beni confiscati alla mafia. E per non rovinare ulteriormente la sua immacolata reputazione, macchiata dal quel voto favorevole, ha votato addirittura contro il riconoscimento, da noi proposto, del servizio idrico integrato nel territorio del Comune di Cerreto Sannita (BN) come servizio pubblico locale, privo di rilevanza economica.
Una scelta contraddittoria ed insensata, se consideriamo che il suo partito, Rifondazione Comunista, da anni sta conducendo una battaglia contro la privatizzazione dell'acqua. Gli sta succedendo spesso ultimamente di cambiare idea a seconda della coalizione in cui si trova, a seconda del vento che tira. Probabilmente se fosse alleato con i leghisti, ci verrebbe a dire di essere da sempre un sostenitore della secessione e un ammiratore della cerimonia dell'ampolla sulle sorgenti del Po. Come spesso succede la situazione è grave, ma non seria. Specialmente con certi personaggi che di giorno sono preoccupati per l'eolico e di notte vanno a trivellare. Di giorno non condividono certi metodi e di notte li applicano. Di giorno pensano una cosa e di notte ne fanno un'altra. Non possono permettersi di mantenere, su un argomento, la stessa opinione per almeno 3 ore consecutive. Rischierebbero di diventare troppo coerenti.

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