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Parte piano Agrorinasce per recupero 32 terreni agricoli confiscati a camorra

Santa Maria La Fossa - Decisamente è un piano straordinario di intervento da parte di Agrorinasce e del Comune di Santa Maria La Fossa, ben 32 terreni agricoli confiscati alla camorra per un totale di circa 16 ettari sono stati assegnati dal...

Decisamente è un piano straordinario di intervento da parte di Agrorinasce e del Comune di Santa Maria La Fossa, ben 32 terreni agricoli confiscati alla camorra per un totale di circa 16 ettari sono stati assegnati dal Comune di S. Maria La Fossa ad Agrorinasce per essere valorizzati per la realizzazione di prodotti agricoli. La Giunta Comunale di S. Maria La Fossa, presieduta dal Sindaco dott. Antonio Papa, ha accolto la richiesta del consorzio Agrorinasce di valorizzare il patrimonio di terreni agricoli e masserie confiscate alla camorra. In particolare, il consorzio Agrorinasce intende avviare il recupero dei seguenti terreni confiscati alla camorra, tutti localizzati nei pressi del fiume Volturno, in zone ad alta densità agricola:
due terreni confiscati a Schiavone Saverio Paolo per un totale di circa 9.000 mq;
un terreno confiscato a Bidognetti Aniello per un totale di circa 6.500 mq;
sette terreni confiscati a Mirra Guglielmo per un totale di circa 30.000 mq;
ventidue terreni confiscati a Francesco Schiavone, 'Cicciariello' per un totale di circa 120.000 mq e due masserie in località Abate e località Mandroni. Un piano atteso da tempo dopo la decisione dell'allora Commissario per l'emergenza dei rifiuti di localizzare il sito provvisorio di stoccaggio dei rifiuti nell'area di Ferrandelle, confiscata a Francesco Schiavone, Sandokan, dove Agrorinasce stava realizzando una Fattoria Didattica.
'Dopo la mancata realizzazione della Fattoria dei prodotti tipici – dichiara il dott. Allucci Giovanni, Amministratore Delegato di Agrorinasce – avevamo un impegno da onorare per tutti i cittadini di S. Maria La Fossa e per tutto il territorio di Agrorinasce. Quest'azione di recupero e di valorizzazione di ben 32 terreni agricoli confiscati alla camorra in zone lontanissime da quell'area ed estremamente produttive è solo il primo passo, Agrorinasce sta predisponendo nuove azioni importanti su questo territorio.'
I terreni agricoli confiscati alla camorra hanno la destinazione di Centro di avviamento al lavoro agricolo di persone svantaggiate, come per altri terreni agricoli confiscati alla camorra. Quest'anno Agrorinasce, infatti, ha assegnato la gestione di due terreni agricoli confiscati a Casal di Principe a Sebastiano Ferraro per un totale di circa 10.000 mq alla cooperativa sociale Eureka, fondando il Centro di Agricoltura sociale 'Antonio Di Bona', agricoltore vittima innocente della camorra. In sei mesi di attività e con il lavoro di utenti affetti da disagio mentale, la cooperativa sociale Eureka ha realizzato due prodotti messi in commercio con il marchio 'Terra Nostra', una confettura di pesche e un barattolo di broccoli sott'olio. L'idea è di continuare nella stessa strada, come afferma il Presidente di Agrorinasce dott.ssa Immacolata Fedele: 'La società Agrorinasce intende avviare nei prossimi giorni un bando pubblico per l'assegnazione della gestione di tali terreni agricoli rivolto ad associazioni e cooperative sociali così come prevede la legge 109/96. Ci auguriamo che altri soggetti sociali partecipino e creino strutture come quelle di Casal di Principe.'
Grande soddisfazione del Sindaco di S. Maria la Fossa, dott. Antonio Papa: 'Collaboreremo con Agrorinasce per creare occupazione nel nostro territorio e promuovere la nostra realtà agricola ed i nostri prodotti.'

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