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Pdl: 'Delibera su Bagnoli scartiloffio'

Napoli - La giunta comunale ha approvato una delibera sull'area di Bagnoli che sostanzialmente toglie cubature precedentemente destinate alla produzione di beni e servizi e le assegna alle abitazioni che passano così da 300 mila a 515.699 metri...

La giunta comunale ha approvato una delibera sull'area di Bagnoli che sostanzialmente toglie cubature precedentemente destinate alla produzione di beni e servizi e le assegna alle abitazioni che passano così da 300 mila a 515.699 metri cubi con un aumento di circa un terzo.
L'on. Marcello Taglialatela, coordinatore Grande Città di Napoli del Pdl e vice capogruppo alla Camera dei Deputati, commentando la delibera, afferma: «La nuova delibera della giunta Iervolino su Bagnoli (approvata il 23 ottobre – n. 1693) è uno "scartiloffio" perché nasce da una proposta della società Bagnolifutura che è priva di una reale motivazione e senza che la questione sia stata doverosamente valutata in Consiglio Comunale. Nella stessa delibera si decide di aumentare la quota di volumetrie destinate a residenza, diminuendo quelle per beni e servizi ed a parità di volume totale. Si tratta di una variante che modificherà l'assetto urbanistico di Bagnoli».
Taglialatela aggiunge: «Questa delibera rappresenta una smaccata bugia perché sostenere, come si fa nell'atto approvato dall'esecutivo, che a parità di numero complessivo di abitazioni si modificano solo le volumetrie significa in pratica non raccontare la verità alla città. I carichi urbanistici effettivi, infatti, non potranno che cambiare e così muteranno gli standard abitativi e soprattutto il valore dei suoli, visto che a parità di volumetrie mantenere lo stesso numero di alloggi vuol dire solo costruire case più grandi che costeranno inevitabilmente di più. Tutto questo comporterà un aggravio maggiore di costi per quei cittadini che vorranno acquistare abitazioni nell'area Coroglio-Bagnoli. La delibera probabilmente risponde solo ad una mera esigenza di cassa che ha la Bagnolifutura Spa ma i costi saranno inevitabilmente scaricati sui cittadini.
Ecco perché questa nuova scelta del centrosinistra per noi del Pdl rappresenta solo l'ennesimo evidente fallimento dell'amministrazione sull'area occidentale della città che si aggiunge alle vecchie questioni del porto e della colmata. La giunta Iervolino ormai è in piena agonia e non può decidere delle sorti e del futuro di Napoli dopo 15 anni di incredibili ritardi.
In giunta hanno approvato una variante al Pue di Bagnoli (piano urbanistico esecutivo) senza passare per il Consiglio Comunale così mortificando le prerogative della massima assise cittadina. Noi siamo favorevoli a creare maggiore edilizia residenziale, sia pubblica che privata, nell'area di Bagnoli, ma questa scelta va fatta in maniera trasparente, andando in Consiglio Comunale, senza raccontare bugie ai napoletani».
Il consigliere comunale Raffaele Ambrosino, già presidente della commissione urbanistica, aggiunge: «La scelta della giunta si è resa possibile perché oggi il peso politico dell'estrema sinistra in Italia come in città è molto ridotto rispetto all'epoca in cui fu fatta la variante urbanistica su Bagnoli. È probabile che oggi l'estrema sinistra non protesti perché è in attesa di ottenere un assessorato o un posto in una delle società partecipate.
La delibera della giunta è un grave errore perché non si modifica il numero di abitanti, in totale 4000, che andranno a vivere in quell'area. Questo significa solo che saranno costruite case più grandi che costeranno di più. Come Pdl siamo favorevoli a maggiore edilizia pubblica e privata ma sarebbe il caso di immaginare un numero maggiore di abitazioni e di abitanti. Credo che vada rilanciata l'idea di sciogliere Bagnolifutura e che anche l'ente Provincia debba lasciare le proprie quote societarie. Chiederemo una seduta ed una discussione monotematica di Consiglio Comunale su Bagnoli».
Il consigliere comunale Luciano Schifone sottolinea: «La delibera della giunta non si capisce da dove nasca e questo è molto grave visto che sposta 250mila metri cubi di volumetrie dai servizi all'edilizia abitativa. Questa mancanza di trasparenza lascia molto pensare anche perché all'improvviso Bagnolifutura fa una richiesta e la giunta fa una delibera che modifica gli assetti dell'area di Coroglio-Bagnoli. Dall'esecutivo l'unica apparente risposta è stata quella pubblicata dal vicesindaco su un quotidiano in cui Santangelo adduce la motivazione di doversi allineare agli standard nazionali nel rapporto tra vano edilizio ed abitante. Ma il dato citato è solo di una statistica vecchia del 2001 e non è certo un obbligo imposto dalla legge. Quindi non si capisce perché facciano riferimento a questo parametro per trovare una qualche motivazione alla delibera. La verità di fondo è che questa variante farà aumentare il prezzo delle case visto che si costruiranno immobili più grandi e tutto ciò a discapito dell'edilizia popolare e delle esigenze delle fasce più deboli».
«Nella precedente seduta monotematica su Bagnoli – spiega il capogruppo Pdl in Consiglio Carlo Lamura – dicemmo che era indispensabile immaginare un piano di edilizia popolare senza pensare ai casermoni fatiscenti costruiti nel tempo in periferia, ma studiando soluzioni a misura d'uomo. Con l'edilizia popolare si può andare incontro alle fasce deboli o per esempio alle giovani coppie. Con questa variante invece la giunta non farà che far crescere il valore dei suoli e poi quello delle abitazioni che saranno create».
«Colpisce – conclude il senatore Sergio Vetrella – che si facciano dei piani per Bagnoli così come ad esempio per il water front senza che prima siano stati effettuati studi sulla reale portata delle opere che si vanno a realizzare. Nessun imprenditore serio può immaginare di fare un piano senza che prima sia stato fatto uno studio sui costi. Tutto ciò non fa che dimostrare l'assoluta assenza di programmazione da parte dell'amministrazione comunale».

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