"Il consigliere Sergio Pizza non ha alcun titolo per esprimere giudizi sugli amministratori della Giunta Capone. Nonostante sia stato assessore per ben 5 anni, a Montella non ha certo lasciato il segno. Evidentemente ha prodotto poco o niente per la nostra comunità." E' quanto dichiara Emanuela Pizza, assessore all'agricoltura del Comune di Montella.
"Non rientra nel mio stile replicare alle basse insinuazioni di chicchessia - aggiunge l'assessore - , tuttavia avverto l'esigenza di improntare l'operato di amministratrice del Comune al massimo della linearità e della chiarezza. E' un obbligo che ho nei confronti di tutti i cittadini di Montella, in particolare per coloro che hanno riposto e ripongono in me una grande fiducia. E' solo questa la ragione per la quale intendo replicare a quanto dichiarato da Sergio Pizza."
"La bolletta di 1400 euro – spiega Emanuela Pizza -, relativa all'uso del cellulare del quale siamo dotati in quanto assessori, è scaturita esclusivamente da un disguido di ordine contrattuale. Premesso che trattasi di telefoni adoperabili unicamente per telefonate fra amministratori e dipendenti comunali - la linea è bloccata in uscita - nessuno di noi era a conoscenza della non inclusione del traffico internet nel pacchetto offerto dalla Vodafone."
"Tuttavia, nonostante l'errore non fosse a me imputabile – le informazioni apprese verbis deponevano in senso contrario - ho da subito dato la mia disponibilità al Sindaco affinché sottraesse la somma di 1400 euro dalla indennità di carica che comunque non percepisco in quanto assessore. Al signor Pizza vorrei ricordare, infatti, che dall'inizio della consiliatura l'intera Giunta Comunale di Montella non percepisce le indennità di carica che vengono, per nostra esplicita disposizione, accantonate al fine di realizzare un'opera pubblica. Al momento questo accantonamento ammonta a ben 45.000 euro."
"E' mia intenzione continuare a spendermi nell'esclusivo interesse dei cittadini e delle aziende agricole di Montella, perseverando nella organizzazioni di eventi che possano servire a esclusivamente a tutelare e a rilanciare i nostri prodotti tipici, in particolare, la produzione di castagne. Le accuse, le insinuazioni e le polemiche sterili non mi intimoriscono, anzi mi inducono ad andare avanti sulla mia strada con maggiore determinazione. Le "somme" – conclude Emanuela Pizza – potremo tirarle solo al termine dei 5 anni."