Polverino scrive a Bassolino, per i 'Territori del gusto'

"Esimio Presidente,dare slancio a quella che è l'identità culturale di una comunità, che trova la sua massima espressione nella Reggia di Caserta, è, in questo momento particolare, un'opportunità che la politica non può lasciarsi sfuggire, soprattutto dopo le polemiche sorte intorno al Centro polifunzionale, destinato alla platea di immigrati, che hanno già regolarizzato la loro presenza sul territorio.
Rispettare una città come Caserta, significa metterla al centro della ribalta nazionale ed internazionale, per essere la naturale destinazione di tutto un territorio, un tempo Terra di Lavoro, che sia di supporto allo sviluppo di un'attività che si confà alla impareggiabile nobiltà di sapori e tradizioni gastronomiche, portate avanti da micro strutture imprenditoriali, oggi in grosse difficoltà.Sono convinto, per questo, che la sede migliore per ospitare un appuntamento della portata di un evento come quello dei "Territori del gusto, Territori della civiltà - Gusta Campania", a carattere promozionale e fieristico e di grande impatto mediatico, sia proprio l'ex Canapificio, complesso adiacente alla Reggia e posto strategico per la valorizzazione dell'intera area in chiave turistica.La possibilità, poi, di presentare agli operatori ed al pubblico le eccellenze enogastronomiche dei territori della Campania e di diffondere la conoscenza del vasto patrimonio di sapori e di saperi, che contraddistingue il comparto dell'agroalimentare tipico della Regione, rappresenta la circostanza per soddisfare le richieste dei sodalizi casertani, che si sono espressi favorevolmente sulla allocazione, ricadente appunto nell'ex canapificio, di una attività, che va proprio nella direzione di dare vita ad una filiera produttiva di prodotti tipici.
Con il decreto della Giunta Regionale n. 1332/2009 e con uno stanziamento di 1.925.000,00, Lei persegue non solo l'obiettivo di cui sopra, ma anche quello di promuovere le produzioni tradizionali, biologiche ed ecosostenibili, provenienti dalle aziende agricole della Campania, ivi comprese quelle provenienti da terreni confiscati alla criminalità organizzata.
Questa potrebbe offrire l'opportunità di dimostrare che la politica è vicina agli sforzi che tutta una popolazione sostiene per il riscatto della propria terra, martoriata dalla camorra ed in cerca di un recupero che sia reale, di immagine e di ferme decisioni.
Un riscatto che inevitabilmente investe una valutazione importante come quella che a Lei sottopongo e che trova proprio in Lei un riferimento imprescindibile per iniziare un dialogo con le istituzioni presenti sul territorio, per il varo dell'intervento suddetto, che, si spera, possa mettere fine ad una querelle, che l'altro giorno ha portato a polemizzare perfino l'amministratore del'Ept, nonché Segreterio provinciale del Pd, dr. Enzo Iodice, sulla inopportunità di localizzare un centro servizi per gli immigrati nell'area dell'ex Canapificio di Caserta.Le scrivo consapevole del fatto che la sola protesta non serve, se non è accompagnata da una proposta.
Ribadisco che la proposta è quella di candidare Caserta, con il suo ex Canapificio, quale luogo ospitante dell'evento "Territori del gusto, Territori della civiltà - Gusta Campania", rientrante nel calendario delle manifestazioni per la promozione e la valorizzazione del sistema produttivo regionale, che l'Ente ha programmato con altri appuntamenti di grande spessore, quali Pizzafest, Cibus 2010, Vinitaly 2010.
Consapevole che la mia idea corrisponda alla Sua volontà di dare risposte alle istanze del territorio, Le chiedo di valutare la mia indicazione ed eventualmente di contribuire ad una corretta destinazione all'utilizzo dell'ex Canapificio, che, senza dubbio alcuno, potrebbe essere parte integrante di un ambizioso progetto di rilancio turistico della città di Caserta.
Confido in Lei ed in attesa di un riscontro alla presente, cordialmente La saluto".