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II Legal Lab Parete: nascer sala registrazione

Parete - Dalla rassegna musicale Legal Lab Parete nascerà una sala d'incisione, per tutti i musicisti che faranno della loro musica uno strumento di contrasto alla criminalità. Sebbene il maltempo, in piazza Berlinguer a Parete, nel casertano...

Dalla rassegna musicale Legal Lab Parete nascerà una sala d'incisione, per tutti i musicisti che faranno della loro musica uno strumento di contrasto alla criminalità. Sebbene il maltempo, in piazza Berlinguer a Parete, nel casertano, erano in tanti ad aspettare l'inizio della seconda edizione di Legal Lab Parete. Ha vinto lo spirito di esserci e così, sabato 17 ottobre, una folla di coraggiosi si è accalcata dalla piazza all'interno della piccola sala polifunzionale alle spalle. In religioso silenzio – mancavano i microfoni – hanno ascoltato gli oratori e meditato. Scampata la pioggia, di nuovo in piazza Berlinguer con i Kosanost, Lucariello, A67 e Jovine pronti a cantare le loro storie e a suggerire che un'altra scelta è ancora possibile. Li hanno preceduti le scuole del territorio, la media statale Matteo Basile con un gruppo di 32 flauti e il coro di 22 elementi della scuola elementare Don Milani, invitato a esibirsi per Papa Celestino VI. I Kosanost hanno aperto la serata con canzoni ansiose di liberazione e di amore per la loro terra. Lucariello, ex voce degli Almamegretta, si è lasciato apprezzare ancora una volta per i testi dedicati alle grandi personalità, proponendo un tributo a Miriam Makeba oltre la nota Cappotto di Legno. Gli A67 con il loro rock duro hanno rimarcato la critica al sistema politico e amministrativo. Con il reggae la band di Jovine ha invitato a ballare, anche per riscaldarsi.
"Volevo fossimo di più, ma siamo in tanti ed è mio dovere portarvi la mia esperienza – ha detto Guido Longo, questore di Caserta, nel corso del dibattito –. È cambiato il modo di partecipare della gente. Vedo nascere i medesimi movimenti sorti a Palermo negli anni delle stragi, ero lì, ma qui lasciano maggiori speranze, perché sono spontanei e non il frutto di fatti gravissimi. Possono essere forieri di cambiamenti sostanziali". Dal tavolo di discussione al palco, sono arrivati moniti e incoraggiamenti per le nuove generazioni e per gli adulti. Marco Monaco, presidente del consiglio comunale e tra gli ideatori di Legal lab, ha annunciato il progetto della sala d'incisione, finanziata dalle prossime edizioni del festival. Il sindaco di Parete, Luigi Aurelio Verrengia, ha ribadito la necessità di un impegno serio contro la camorra e non d'immagine, a dimostrazione il Comune si è costituito parte civile in un processo di estorsione ai danni di un imprenditore della zona. "Lavoriamo su più fronti – ha aggiunto il vice prefetto Gaetano Cupello -. Dopo la strage di Castelvolturno lo Stato ha risposto ai massimi livelli politici. Con la stazione unica appaltante abbiamo creato un circuito virtuoso, al quale hanno aderito 39 Comuni del casertano (compreso il Comune di Parete, ndr) e l'Iacp".
Al Legal lab di Parete, promosso e patrocinato con il contributo dell'amministrazione locale e dell'assessorato all'Istruzione e Formazione della Regione Campania, è intervenuto anche Giovanni Allucci, amministratore delegato di Agrorinasce, sostenendo l'importanza di interventi in tale ambito anche dei ministeri dell'Economia e del Lavoro, oltre che degli Interni. Hanno partecipato, inoltre, il senatore Pdl Pasquale Giuliano, il quale ha evidenziato l'impegno del Governo con i numerosi arresti eccellenti realizzati e l'invio di altri uomini alle Forze dell'Ordine; Marco di Lello, coordinatore del Ps, ha sottolineato invece l'importanza per i partiti politici di scegliere candidati non invischiati nelle maglie della criminalità.

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