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Tutte le autorita' all'inaugrazione area mercatale

Santa Maria La Fossa - E' stata una giornata intensa. Un trionfo della legalità. Tutte le istituzioni provinciali, ai massimi livelli, hanno risposto. Hanno voluto esserci. C'era bisogno di dare un segnale forte, in questo frangente nel quale lo...

E' stata una giornata intensa. Un trionfo della legalità. Tutte le istituzioni provinciali, ai massimi livelli, hanno risposto. Hanno voluto esserci. C'era bisogno di dare un segnale forte, in questo frangente nel quale lo Stato ha deciso di riappropriarsi del territorio. Fisicamente, come dichiarato nel suo libro dal giudice di Cassazione Raffaele Cantone, pure lui presente, insieme ad un'emozionatissima Egle Pilla, giudice che ha scritto la sentenza di condanna nel processo nel quale Federico Del Prete avrebbe dovuto rendere la sua testimonianza contro la camorra. Ammazzato proprio il giorno prima di quell'appuntamento. "Un eroe piccolo piccolo", come lo ha chiamato il sindaco Antonio Papa, citando il libro della giornalista Rosaria Capacchione. Accorato il suo intervento "con questo abbiamo raggiunto il primo risultato (che era al primo posto nel programma elettorale), quello della trasparenza e della legalità. "Non ci fermeremo, non è questo un punto di arrivo, ma un punto di partenza", ha detto Allucci dell'associazione Agrorinasce. Altri trenta ettari di terreno (che si trovano pure questi in agro di Santa Maria La Fossa), confiscati alla criminalità, saranno attribuiti alla stessa Agrorinasce. Scoprire l'insegna dell'area mercato è toccata all'ass. regionale on. Nappi, alla presenza della famiglia del sindacalista Federico Del Prete. Sindacalista degli ambulanti, come ambulante è il figlio, pure presente, al quale l'amministrazione ha voluto attribuire un posto per la vendita all'interno della stessa area mercato. Un modo tangibile di dimostrare tutta l! a vicina nza delle istituzioni a chi è stato così fortemente colpito nei suoi affetti.
"A noi magistrati non fateci sentire soli – ha detto al convegno che è seguito all'inaugurazione il giudice Egle Pilla – ed aiutateci ad andare avanti. Fate in modo che anche il nostro lavoro non sia oggetto di calunnie. Venendo a Santa Maria La Fossa ho visto che le abitazioni hanno muri molto alti, quasi a separare le case dalle strade. Questi muri dobbiamo abbatterli". "Non illudiamoci che la battaglia sia vinta". Ha tenuto a ribadire il giudice Raffaele Cantone. Nella lotta alla camorra siamo grosso modo al 30%. "Santa Maria La Fossa lo consideravamo paese controllato dai 'casalesi'.E non credo che questo controllo sia venuto meno. Del Prete era un sindacalista che aveva la schiena dritta, come dovrebbe avere ogni sindacalista". Si decise di ucciderlo, perché 'rompeva le palle' come riferì chi poi parlò di quel delitto. "Del Prete era l'antimafia della strada, quella che la camorra teme di più". "Sento parlare di un 'modello Caserta' da esportare, intanto ci sono ancora due latitanti da catturare. Due latitanti che continuano a fare affari". Breve l'intervento del colonnello Nardone, che da sole 48 ore è il nuovo comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri, subentrato al colonnello Burgio, che grandi risultati ha raggiunto nella lotta alla criminalità organizzata in provincia di Caserta.
"Eravamo soli: noi e i magistrati". Ha detto il questore di Caserta Guido Nicolò Longo, nel ripercorrere la storia di due grandi eventi, che lo hanno visto protagonista: la cattura di Francesco Schiavone 'Sandokan' e la maxi operazione 'Spartacus'. "Una battaglia che ha ancora campi da esplorare, da verificare: uno fra tutti la commistione tra la camorra e la politica. E qui un fragoroso applauso, spontaneo, si è levato dal folto pubblico presente. Vorrei prima di lasciare il mio incarico poter raggiungere in questa battaglia perlomeno il 60% dei risultati". Gli interventi dell'imprenditore Funari della Confindustria di Caserta e di Cris ci, segretario provinciale della Cisl (che ha fatto l'intervento a nome anche delle altre associazioni sindacali presenti : CGIL, UIL E UGL), sono stati incentrati sulle problematiche che gli imprenditori sono chiamati ad affrontare in 'Terra di camorra' e della legalità e trasparenza dei rapporti tra gli imprenditori e operai (Crisci).
L'amministrazione ha fatto dono di una stampa d'epoca di terra di lavoro al maresciallo capo Baldassarre Nero, comandante della stazione Carabinieri di Grazzanise, quale riconoscimento per risultati raggiunti nella lotta alla criminalità e per aver contribuito a riportare la legalità in zona. Riconoscimento materialmente consegnato dal giudice Raffaele Cantone.
Cerano tutti: il questore Guido Nicolò Longo; il nuovo comandante provinciale dei carabinieri il col. Crescenzio Nardone (alla sua prima uscita pubblica); il cap. Carmine Rosciano, comandante della Compagnia Carabinieri di S. Maria Capua Vetere; il col. Francesco Saverio Manozzi, comandante provinciale della Guardia di Finanza; il dott. Raffaele Cantone, giudice di Cassazione; la d.ssa Egle Pilla, GIP presso il tribunale di Napoli; il sen. Gennaro Coronella; il presidente dell'ordine degli avvocati del Foro di S. Maria Capua Vetere avv. Elio Sticco. Per la Confindustria di Caserta Andrea Funari, delegato alla legalità dell'associazione. Le associazione sindacali ai massimi livelli nelle persone dei segretari provinciali. I responsabili dell'associazione 'Mò Basta'(associazione antiracket e antiusura). Il consiglio comunale in tutte le sue espressioni ha assicurato la sua compatta presenza.

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