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D'Ercole: 'Le societ miste, sempre in perdita'

Napoli - "La vicenda del Campec (Consorzio per le Applicazioni nei Materiali Polimerici e Compositi) che, dopo aver consumato 47miliardi di investimenti pubblici, senza produrre alcun vero progetto di ricerca, anche perché nel suo organico non era...

"La vicenda del Campec (Consorzio per le Applicazioni nei Materiali Polimerici e Compositi) che, dopo aver consumato 47miliardi di investimenti pubblici, senza produrre alcun vero progetto di ricerca, anche perché nel suo organico non era presente alcun ricercatore, oggi in liquidazione dopo aver messo in fila l'ennesima perdita di bilancio (490mila euro nel 2008), è davvero sintomatico del malessere e della cattiva gestione delle società miste della regione Campania, del Comune e della Provincia di Napoli che, all'indomani dell'arrivo del pidiellino Luigi Cesaro alla presidenza ha cominciato a liberarsi di qualcuno di questi inutili orpelli". Lo ha sottolineato il Capo dell'Opposizione in Consiglio Regionale, Francesco D'Ercole. "A parte tutte le altre anomalie gestionali di cui si rendono protagoniste a partire da quella di assumere, in quanto enti di diritto privato, personale senza concorso, che poi, magari, trasferiscono, immediatamente dopo l'assunzione alla Regione ed agli altri enti – ha continuato – con i loro bilanci sempre in rosso, rappresentano vere e proprie "bombe finanziarie" per i conti degli enti partecipanti al loro capitale. Mine pronte ad esplodere di cui, però, nessuno è in grado di dire quale sia la portata, dal momento che i loro consuntivi sono una sorta di "araba fenice, che ci sia, ognun lo dice, dove sia nessun lo sa". Dovrebbero, almeno per quelle regionali, essere allegati al bilancio della Regione, di cui dovrebbero essere parte integrante, ma, come i bilanci delle Asl, nessuno li ha mai visti". "Di conseguenza – aggiunge – anche all'indomani dell'approvazione del documento contabile, nessun consigliere regionale e neanche il più esperto analista di bilancio, è in grado di dire a quanto realmente ammonti la massa debitoria regionale. Perché fra i prospetti contabili, sottoposti alla loro analisi, mancano sempre quelli delle "società miste" cui la regione partecipa direttamente, e di quelle al cui capitale partecipa indirettamente, attraverso le "miste" stesse, né ci sono quelli delle Asl, delle "fondazioni" e, via via sperperando". "E questo – conclude D'Ercole – è un'altra delle tante eredità negative che la Giunta Bassolino, si appresta a lasciarci in dote e che noi dovremo provvedere a ripulire. Perché, il rilancio della Campania passa anche da qui"

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