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Giovane Italia condanna allipotesi di un PdL 2

Acerra - "Da quanto appreso da alcuni mezzi di informazione in città si sarebbe costituito un secondo gruppo consiliare di centrodestra denominato "Forza - PdL" che secondo quanto detto dai 3 consiglieri che lo compongono, dovrebbe essere lo...

"Da quanto appreso da alcuni mezzi di informazione in città si sarebbe costituito un secondo gruppo consiliare di centrodestra denominato "Forza - PdL" che secondo quanto detto dai 3 consiglieri che lo compongono, dovrebbe essere lo strumento attraverso cui conservare l'eredità preziosa dei tanti cittadini e giovani che in campagna elettorale si sono avvicinati al Popolo della Libertà.
Propositi lodevoli, ma forieri di alcuni interrogativi. Innanzitutto ci chiediamo il perchè di un secondo gruppo consiliare. Forse che spaccare in due il Popolo della Libertà nel consiglio comunale, in una fase delicata della vita del paese, con un'amministrazione di centrosinistra che si presta a fare strada all'ennesimo ecomostro sul nostro territorio, sia utile a meglio rappresentare i tanti cittadini che si riconoscono nel partito ? Ci chiediamo inoltre se spaccare in due il PdL sia di esempio ai tanti giovani a cui i sopracitati consiglieri dicono di guardare con favore e di voler coinvolgere. In questo caso che esempio si sta dando? Quello di usare un qualsiasi pretesto pur di costituire un piccolo centro di potere? Esempio negativo senza alcun dubbio! Proprio come quello dello stesso consigliere Iovino, tra i tre del nuovo sedicente gruppo PdL, che in consiglio comunale ha ben pensato di astenersi e di appoggiare di fatto l'amministrazione comunale, proprio al momento della votazione sull'ok all'impianto di sversamento e trattamento dei liquami di NgP ex Montefibre, mentre il centrodestra si opponeva con coerenza e decisione a questa ipotesi votando no.
Siamo sempre stati dell'opinione che i problemi si risolvono con una discussione interna al partito e non con la frammentazione in bande che si contendono il potere, questo perchè crediamo in una visione alta e altra della politica, scevra dai compromessi e dalle esigenze della "pancia", una politica che viene dall'anima e che va attuata con il cervello, che certi valori non li annuncia, in manifesti e in comunicati stampa per poi tradirli puntualmente alla prova dei fatti, ma li declina ogni giorno con il lavoro, la militanza e l'esempio.
Chi si mette fuori con colpi a sorpresa senza una vera discussione interna, frutto di riflessione, analisi e confronto o non ha il coraggio di affrontare una leadership che non gli si confà oppure ha secondi e terzi fini e la politica, la leadership e la conduzione del partito in questo caso non c'entrano nulla.
Sappiano questi paladini "della democrazia e della libertà" che i giovani del partito rigettano ogni ipotesi di divisione nel PdL, (seppur nel pieno rispetto delle persone che stanno procedendo in questa direzione) e non riconoscono in alcun modo come proprio interlocutore il nuovo gruppo consiliare, nè ad esso riconoscono la valenza di un PdL 2. Il centrodestra di Acerra, quello dei cosiddetti "grandi" continua in buona parte a manifestare i sintomi di una malattia vecchia di 15 anni, fatta di personalismo, divisioni, gruppuscoli di potere e assoluta mancanza di cultura politica. Sono le persone che incarnano questa malattia i responsabili di ogni sconfitta, elettorale e non, della nostra area".

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