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Autovelox, Celiento (Pd): 'Vanno rimossi'

San Nicola la Strada - L'uragano che si è abbattuto su oltre trenta comuni casertani e che vede coinvolti ben 200 persone fra amministratori pubblici e amministratori proprietari delle ditte installatrici delle infernali macchinette autovelox...

L'uragano che si è abbattuto su oltre trenta comuni casertani e che vede coinvolti ben 200 persone fra amministratori pubblici e amministratori proprietari delle ditte installatrici delle infernali macchinette autovelox, sembra non aver sfiorato il comune di San Nicola La Strada, anche se la ditta IDEA Luce che ha vinto la gara risulta essere indagata in ben due comuni. "Dopo l'installazione dei photored circa 6 anni orsono" – ha affermato il dottor Giuseppe Celiento, capogruppo del Partito Democratico – "la giunta del nostro comune si è voluta dotare di due autovelox che ha installato sul viale Carlo III. Il tutto nell'ottica di rendere il traffico veicolare il più ordinato possibile. Solo che questa fantomatica sicurezza stradale" – sottolinea Celiento – "ha fatto introitare nelle casse comunali, solo nel secondo semestre del 2008 una somma pari a circa 700.000 euro. Contemporaneamente, come da contratto stipulato con il nostro comune, la società installatrice delle due apparecchiature (Idea Luce) ha introitato circa 225.000 euro al netto di ulteriore 20% di Iva. Se apparentemente tutto sembra rispettare i criteri della legalità, contemporaneamente non si tengono in debito conto i consigli ed i suggerimenti del Signor Prefetto, inviati nel 2008 a tutti i Comuni della provincia di Caserta che individuava alcune linee guida in merito all'installazione degli autovelox, che brevemente riportiamo: l'unico scopo degli strumenti di rilevazione della velocità è quello della sicurezza stradale; l'installazione dei mezzi di misurazione della velocità è una eccezione alla regola generale che è quella della presenza dei VV. UU. e della contestazione immediata della violazione; la categoria della strada di appartenenza deve essere sinonimo di pericolosità (a tale riguardo vorrei ricordare le parole dell'assessore Domenico Palumbo che ultimamente si è sempre di più vantato che oramai gli incidenti su viale Carlo II sono scomparsi grazie al photored); l'installazione di tali dispositivi deve essere posta a conoscenza degli utenti onde evitare l'effetto sorpresa Contrariamente alle intenzioni amministrative per quanto riguarda la sicurezza, tale tipo di cartellonistica può facilitare, secondo lo scrivente, il rallentamento improvviso degli autoveicoli e favorire i tamponamenti; non è possibile che predetti strumenti diventino una fonte atipica di incremento delle entrate comunali; molte amministrazioni comunali ricorrono per la gestione di predetti strumenti a ditte private conferendo aggi di importo difficilmente giustificabili. A ben leggere" – secondo Celiento – "vi è una evidente contraddizione tra i "consigli ed i suggerimenti" del Prefetto ed il comportamento di questa amministrazione. Come ben apprezziamo le sanzioni amministrative per violazione di norme in materia di circolazione stradale (vedi divieto di sosta, mancanza del casco, cinture di sicurezza etc.) comminate dai VV. UU. del nostro comune, non possiamo avere le medesime considerazioni nei confronti dei criteri adottati da questo comune per la sicurezza stradale. Come semplice esempio riportiamo i contratti di appalto per le ditte fornitrici di photored ed autovelox che danno aggi alle suddette ditte di percentuali che vanno dal 30 al 35% sui verbali effettivamente incassati oltre ad Iva. Ed inoltre in premessa ad alcune delibere si parla che "questo comune paga un tributo altissimo di vie umane a causa di incidenti automobilistici, quanto poi l'assessore Domenico Palumbo le smentisce sia in dichiarazioni ai quotidiani che in commissione affermando solennemente che gli incidenti su viale Carlo III si sono ridotti del 90%. Ci si domanda allora quale è l'effettiva necessità di installare due autovelox se non quella di far cassa: sia per il disastrato bilancio del nostro comune; sia per qualche ditta privata con importi poco giustificabili. Che gli importi per la ditta privata vincitrice del contratto di appalto (IDEA LUCE srl.), sono difficilmente giustificabili lo si rileva dall'articolo 2) dello stesso contratto di appalto, dove si legge: l'importo previsto annuale è stimato in 38.000 euro e nel quinquennio in 190.000 (in questo caso Celiento sta parlando del 2008, perché da gennaio 2009 è intervenuta una diversa delibera che abbassa i prezzi, ndr.). Rapportate tali importi a quelli introitati in un solo semestre (circa 225.000 euro) è vedrete che il Prefetto aveva ben ragione che si "conferiscono aggi a privati difficilmente giustificabili".

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