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Sommese (Dl): In Campania ciclo rifiuti ordinario

Napoli - Approvato nella notte fra il 15 e il 16 marzo dal Consiglio Regionale il testo che disciplina la gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Il Presidente della IV Commissione Regionale, Pasquale Sommese, “padre putativo” della legge stessa...

Approvato nella notte fra il 15 e il 16 marzo dal Consiglio Regionale il testo che disciplina la gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Il Presidente della IV Commissione Regionale, Pasquale Sommese, “padre putativo” della legge stessa ha rilasciato la seguente dichiarazione.“Il testo che siamo riusciti ad approvare è una soluzione orientata a dare una definitiva “ordinarietà” al ciclo integrato dei rifiuti ma non trascura, anzi ne tiene ampiamente conto, la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati sul territorio regionale. Si tratta di un testo che, armonicamente alla legislazione comunitaria e nazionale, ha la finalità di prevenire, governare e ridurre la produzione dei rifiuti. Sarà incentivata economicamente, potenziata ed agevolata la raccolta differenziata dei rifiuti urbani e speciali, adottando misure dirette al recupero dei rifiuti mediante riciclo.Molti dimenticano, e i consiglieri dell’opposizione sono fra questi, che non è questa legge che deve risolvere l’emergenza. Questo difficile compito spetta ancora al Commissario a cui, però, ora si dà una certezza: il suo lavoro terminerà il 31 dicembre 2007.I criteri fondamentali su cui si basa la legge sono essenzialmente provincializzazione ed autosufficienza. La legge istituisce, infatti, gli Ambiti Territoriali Ottimali, che coincidono con le circoscrizioni provinciali. Per ogni ambito territoriale è istituito un consorzio obbligatorio, denominato Autorità d’Ambito, costituito dai Comuni e dalla Provincia o dalle Province in cui ricade il territorio dell’ATO. Sarà l’Autorità d’Ambito ad affidare il servizio di gestione integrata dei rifiuti, nel rispetto della vigente normativa comunitaria, statale e regionale. Le Autorità d’Ambito, inoltre, organizzeranno il servizio di raccolta in modo da incrementare quantità e qualità tali da assicurare il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata e riceveranno contributi regionali per incentivare la raccolta. Sono previsti anche, ed è questa un’importante novità, contributi a favore dei Comuni sede di impianti. Spesso capita nella realtà che gli impianti siano ai limiti di un comune ma il “peso” degli stessi ricade anche su quelli confinanti. Credo che per questi casi debba essere trovata una modalità di contribuzione per evitare fatali distorsioni al sistema.La legge prevede che la Regione promuova accordi con i Comuni e le Province per una serie di iniziative per ridurre la produzione dei rifiuti e per il loro recupero, come campagne informative ed educative rivolte alla popolazione. Ci siamo infine preoccupati di prevedere che al personale utilizzato nei servizi per la gestione dei rifiuti si applichino le disposizioni nazionali in materia che prevedono, sostanzialmente, una clausola di salvaguardia che tutela i lavoratori del settore sia dal punto di vista normativo che retributivo”.

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