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Inquinamento acustico: Ventre scrive al Prefetto

Caserta - "E’ da tanto tempo ormai che molti cittadini casertani si lamentano delle notti insonni nelle proprie abitazioni. Infatti molti locali, insistenti nel centro abitato, continuano nelle loro attività incuranti dei rumori e dei suoni che...

"E’ da tanto tempo ormai che molti cittadini casertani si lamentano delle notti insonni nelle proprie abitazioni. Infatti molti locali, insistenti nel centro abitato, continuano nelle loro attività incuranti dei rumori e dei suoni che producono e che rendono pertanto invivibile la propria abitazione a chi risiede in prossimità di detti locali. Quello del rumore notturno è pertanto, e purtroppo, diventato a Caserta un problema non più sostenibile da parte di chi vorrebbe riposare e non può farlo se non a notte inoltrata. Il mancato e necessario riposo comporta stress e quindi va ad incidere in maniera grave sulla salute e sulla integrità psicofisica di tanti, colpevoli soli di avere un’abitazione nei pressi di detti locali. Quello dell’inquinamento acustico è un tema affrontato dal legislatore che con la legge n. 447 del 1995 ha ridefinito il concetto stesso, qualificandolo come “l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane”. Ma, come dicevo, tutto ciò è quanto invece quotidianamente si verifica e, negli ultimi tempi, si sta aggravando. Tanti sono i cittadini che si lamentano, tanti quelli costretti a chiamare ogni sera le forze dell’ordine, tanti quelli che telefonano all’ARPAC. Nonostante tutto ciò, non si registrano miglioramenti ma, al contrario, una recrudescenza del fenomeno. Sulla questione ho presentato diverse interrogazioni al sindaco, l’ultima delle quali il 19 febbraio scorso. Egli infatti per la sua carica è il principale tutore della salute pubblica. La sua inadempienza dà concretezza ai sospetti circa l’interesse di alcuni, a lui vicini, al protrarsi della situazione se è vero, come si dice, che esistono parentele tra amministratori e proprietari di alcuni di detti locali. Tutto ciò è inconcepibile ed inaccettabile. Allora, considerata l’inadempienza del primo cittadino, l’invito è rivolto a tutti i destinatari della presente lettera aperta affinché mettano la parola fine ad una situazione che si protrae ormai da tempo e che rischia di degenerare ulteriormente nel caso in cui alcuni cittadini, esasperati, pensassero di farsi giustizia da sé.Sarebbe necessario un controllo quotidiano e sistematico da parte delle forze dell’ordine e dei vigili urbani e ciò a prescindere dalle richieste dei singoli cittadini. Quanto alla Asl ed all’ARPAC una richiesta di controllo delle emissioni acustiche in prossimità dei locali ed, anche in questo caso, a prescindere dall’istanza di intervento o di denuncia dei singoli cittadini in quanto in molti non conoscono le procedure da attuare e, fra l’altro, manifestano la paura di ritorsioni da parte dei conduttori dei locali stessi, come purtroppo si dice stia già accadendo. Siamo sicuri che la sensibilità dei destinatari di questa lettera farà sì che il problema, fino ad ora non affrontato in maniera organica, abbia finalmente una soluzione".

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