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Brancaccio (DS), esprime solidarieta' lavoratori ACMS

Caserta - “Dopo l’ennesima e legittima manifestazione di protesta dei lavoratori della società di trasporto ACMS che ad oggi ancora non percepiscono gli stipendi dei mesi scorsi e soprattutto non riescono ad ottenere adeguate certezze circa il...

“Dopo l’ennesima e legittima manifestazione di protesta dei lavoratori della società di trasporto ACMS che ad oggi ancora non percepiscono gli stipendi dei mesi scorsi e soprattutto non riescono ad ottenere adeguate certezze circa il loro futuro occupazionale, credo sia doveroso intervenire, al di là di ragioni di partito, e rompere ogni indugio richiamando quanti hanno responsabilità a trovare una soluzione a questa vicenda angosciante. Innanzitutto esprimo profonda e sincera solidarietà alle centinaia di lavoratori dell’ACMS, l’unica azienda pubblica di trasporto casertana. Il destino dell’azienda meritava un’attenzione ben più responsabile di quella riservata dall’amministrazione provinciale di centrosinistra che ha ritenuto la “messa in liquidazione della Società” l’unica via percorribile. Il governo provinciale e l’Unione si sono assunti una grave responsabilità politica e morale nel redigere il certificato di morte ad una società che invece può, ad oggi, ancora essere salvata. E’ una affermazione la mia fatta a ragion veduta e in virtù dei dati acquisiti presso la medesima azienda. E’ paradossale che dopo anni di dure battaglie per salvare l’ACMS, condotte dai banchi dell’opposizione dal sottoscritto unitamente ai colleghi del gruppo e all’intero centrosinistra contro il governo di centrodestra, abbia poi dovuto assistere alla fine dell’azienda proprio per mano della mia coalizione. Il tutto peraltro è avvenuto con una procedura sbagliata o sarebbe meglio dire con un’autentica gaffe giuridica. Paradossale e grottesco, infine, appare l’atteggiamento di qualcuno che appena qualche anno fa insieme a me incalzava il governo di centrodestra per il rilancio e il risanamento dell’azienda in oggetto, mentre oggi che ha responsabilità di governo si rende protagonista di di scelte esattamente opposte a quelle invocate in passato. Nella mia veste di consigliere regionale e di dirigente dei DS aderisco allo sciopero indetto dai sindacati per il 1° marzo invitando l’Amministrazione provinciale e le parti politiche dell’Unione a rivedere le decisioni adottate sull’ACMS; invitando altresì il dott. Caprio, così come da lui pubblicamente sostenuto, a non consegnare i libri contabili in Tribunale per avviare le procedure di liquidazione. Mi scuserà chi la pensa diversamente da me, ma io continuo a pensare che questa non sia affatto una scelta irreversibile”.

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