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Terrorismo, Alfano: 'Espulsi 9 soggetti. 59 i foreign fighters'

(Roma) "Dalla fine di dicembre abbiamo espulso 9 soggetti: 5 tunisini, un turco, un egiziano, un marocchino e un pachistano". E' il ministro dell'interno, Angelino Alfano, a rivelarlo ed ha anche aggiornato il dato sui "foreign fighters". Sono 59...

(Roma) "Dalla fine di dicembre abbiamo espulso 9 soggetti: 5 tunisini, un turco, un egiziano, un marocchino e un pachistano". E' il ministro dell'interno, Angelino Alfano, a rivelarlo ed ha anche aggiornato il dato sui "foreign fighters". Sono 59 e di questi "5 sono italiani partiti per la Siria"; due hanno la doppia nazionalità, il resto sono stranieri. Non sono soggetti presenti in Italia ma persone che "in qualche modo hanno avuto a che fare con il nostro Paese".
Sempre sul tema del terrorismo islamico ieri incontro a Madrid tra il ministro dell'Interno Alfano ed il collega spagnolo Diaz. Valutati positivamente gli effetti del 'Passenger name record'. Focus su pressione migratoria nei Paesi del sud Europa Alfano e Diaz si sono riuniti a Madrid per analizzare la minaccia jihadista dopo gli attentati di Parigi e, nel corso dello stesso incontro, hanno concordato sulla necessita' che l'Unione Europea affronti il fenomeno della pressione migratoria a partire da un approccio condiviso. In particolare, i due ministri hanno affrontato le gravi conseguenze legate agli attentati di Parigi nell'ambito della minaccia globale al terrorismo jihadista e le misure che devono essere promosse per contrastare questo fenomeno in modo unitario e attraverso una collaborazione rafforzata.
Alfano e Diaz hanno valutato positivamente gli effetti, sulla sicurezza, della direttiva del "passenger name record" (PNR), confidando nel Parlamento europeo per una rapida approvazione. Per entrambi, infatti, il PNR e' uno strumento essenziale nella lotta al terrorismo e al crimine organizzato. Sul fronte dell'immigrazione, inoltre, i due ministri hanno approfondito i temi della pressione migratoria presente nei Paesi del Sud d'Europa, considerando imprescindibile che l'Unione Europea non solo consolidi la sua politica migratoria, ma la includa nella sua agenda di gestione come una delle sue principali priorita' secondo un approccio comune e una responsabilita' condivisa.
Diaz ha parlato ad Alfano della prossima apertura, lungo la linea di frontiera, di appositi uffici destinati a ricevere le richieste di protezione internazionale. Durante questo incontro, come nel precedente di novembre, e' stata infine confermata la convergenza tra i due Dicasteri in materia di lotta al terrorismo e di controllo dei flussi di immigrazione irregolare, ribadendo cosi' l'eccellente clima di collaborazione tra i due Paesi.

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