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Tavolo tecnico sugli allagamenti del comprensorio marcianisano

Recale - Per la prima volta il problema degli allagamenti, di natura eccezionale ma sempre piùfrequenti per il cambio climatico degli ultimi anni, viene affrontato in modo intercomunale. L'amministrazione guidata da Patrizia Vestini, esortata...

Per la prima volta il problema degli allagamenti, di natura eccezionale ma sempre piùfrequenti per il cambio climatico degli ultimi anni, viene affrontato in modo intercomunale. L'amministrazione guidata da Patrizia Vestini, esortata dagli assessori Lello Porfidia e Ciro Rossi, ha convocato sindaci e responsabili degli uffici tecnici dei comuni limitrofi per un tavolo tecnico sulla questione in data venerdì 19 settembre nella biblioteca del comune di Recale.
Tutti presenti all'appello: il sindaco di Marcianise Antonio De Angelis con l'assessore Giovanni Santoro ed il dirigente ai lavori pubblici Giuseppe Sagliano, il vicesindaco di Macerata Campania Stefano Cioffi ed il responsabile UTC Valentino Ferrara, il sindaco di Capodrise Angelo Crescente accompagnato dall'assessore Nino Argenziano e dal tecnico Ernesto Palermiti, il sindaco di Portico di Caserta Gerardo Massaro accompagnato dal vicesindaco Venere Russo e dal responsabile UTC Carlo Antonio Piccirillo.
Tutti concordano sull'approccio intercomunale per la risoluzione del problema in quanto i comuni citati convogliano le loro acque interne verso il collettore intercomunale che, lungo via Marte, attraversa Marcianise per sversare nei Regi Lagni. Un collettore ritenuto, da tutti i tecnici, insufficiente ad accogliere la quantità di acqua proveniente da tutti i comuni in caso di abbondanti e brevi piogge. Un effetto ad imbuto che si ripercuote negativamente sull'intera rete fognaria dei comuni determinando un ritorno d'acqua attraverso caditoie ed allagando le aree comunali site ad altitudine inferiore.Le soluzioni proposte dal tavolo tecnico riguardano l'ampliamento del collettore intercomunale, ritenuto insufficiente anche per il notevole aumento demografico dell'intera area o la creazione di vasche di laminazione su ogni territorio comunale. Sono due delle possibili soluzioni che i tecnici ed i politici si impegneranno a portare in sede regionale. Un lavoro preventivo, da svolgere in ogni singolo comune, è la ricognizione dello stato attuale della rete fognaria per evidenziare zone di debolezza strutturale ed un'analisi della qualità dei reflui comunali che convogliano verso il collettore intercomunale. Sarà importante coinvolgere su questo lavoro anche le amministrazioni ed i tecnici dei comuni di Curti e Casapulla. Solo in questo modo, rappresentando le esigenze di ben sette comuni, si può andare ad interloquire con i tecnici della regione Campania per puntare alla risoluzione del problema. Sui fondi da reperire alcuni tecnici proponevano di valutare anche un interessamento del CIPE in quanto impegnato sull'emergenza del rischio idro-geologico.Il verbale del tavolo tecnico svoltosi venerdì sarà quindi sottoscritto dai presenti ed inviato in Regione Campania per la richiesta di un incontro con i tecnici ed assessore regionale al ramo.

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