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Art. 18, Cgil Caserta cita due casi di lavoratori che non saranno piu' tutelati

Caserta - Amalia, dipendente di un noto albergo casertano, era stata licenziata dopo essersi rifiutata di accettare le avances a sfondo sessuale poste in essere dal direttore della struttura alberghiera. Per tale motivo era stata ingiustamente...

Amalia, dipendente di un noto albergo casertano, era stata licenziata dopo essersi rifiutata di accettare le avances a sfondo sessuale poste in essere dal direttore della struttura alberghiera. Per tale motivo era stata ingiustamente accusata di furto. Il Giudice del lavoro presso il Tribunale di S. Maria C. V., ha accertato la falsità delle accuse mosse e l'ha reintegrata nel posto di lavoro. Amalia, che non ha mai potuto avere figli, grazie a quel lavoro, ha adottato due bambini ed oggi è una donna/mamma felice. Carmine, dipendente di una nota azienda metalmeccanica che opera su Marcianise, aveva subito una contestazione disciplinare nella quale gli si attribuivano fatti e comportamenti assolutamente insignificanti, infondati ma soprattutto poco rilevanti quali l'utilizzo di strumenti aziendali (posta elettronica), comportamenti che – di contro – erano stati fino a quel momento tollerati e autorizzati nei confronti di tutti gli altri lavoratori. In particolare la Società aveva contestato al dipendente di aver inviato, tramite un mail box a lui assegnato, una e-mail al suo rappresentante sindacale avente oggetto le sue lamentele verso l'azienda a proposito della scorretta articolazione dei cicli di CIGS. Poiché questa legittima condotta aveva colpito il capo del personale che aveva in odio Carmine, quest'ultimo era stato licenziato per presunta giusta causa. Il Giudice del lavoro presso il tribunale di S. Maria C. V. , ha accertato la falsità delle accuse mosse e, in particolare, la sproporzione tr condotta contestata (invio di una e-mail) e la sanzione comminata (licenziamento): per tale motivo ha disposto la reintegra di Carmine nel posto di lavoro. Sull'art. 18 è in atto nel nostro paese un durissimo dibattito, determinato, fondamentalmente, dal sindacato, ed in particolare della CGIL, sempre pronta al confronto, forte delle ragioni di lavoratori come Amalia e Carmine. Anche se la proposta del Governo prevede un periodo sperimentale della modifica dell'articolo 18, non si può accettare di sospendere ciò che i lavoratori considerano un diritto intangibile, in quanto difende il valore della persona, prima ancora che un contratto. La stessa UE ha sancito, nel 2000 a Nizza, il diritto alla tutela contro ogni licenziamento ingiustificato! "Anche per questo motivo saremo in piazza a Roma, il prossimo 25 ottobre, per confermare il nostro totale dissenso – ha dichiarato Camilla Bernabei, Segretaria Generale della Camera del Lavoro di Caserta – e a difendere i diritti inalienabili dei lavoratori. Non possiamo permettere che si taglino dei diritti a chi li ha conquistati con grande sacrificio e ci attiveremo per proseguire nella mobilitazione".

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