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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Unidea forte per il Macrico

Caserta - Da quasi vent'anni l'area del Macrico è abbandonato, impermeabile e sconosciuto alla Città, fonte di pericolo per probabili presenza di parti ancora da bonificare e di sterpaglie e topi. I capannoni, bonificati dall'eternit di copertura...

Da quasi vent'anni l'area del Macrico è abbandonato, impermeabile e sconosciuto alla Città, fonte di pericolo per probabili presenza di parti ancora da bonificare e di sterpaglie e topi. I capannoni, bonificati dall'eternit di copertura sono ormai scheletri cadenti e irrecuperabili lasciati alle intemperie.
La proprietà, che annualmente sborsa una consistente cifra per l' i.m.u. vuole una somma per la vendita che la Città non è in grado di pagare. Il progetto di recupero di "Macrico Verde" è privo, a mio avviso, di basi finanziarie e povero di ideazione progettuale. Sembra oggi più che mai un appiglio pseudo politico per attirare consensi. Non produrrà occupazione né attirerà visitatori e sembra rivolto non ad una Città con problemi occupazionali, sociali e di vivibilità ma ad una realtà immaginaria e prospera che ha bisogno di porre una ciliegina su una torta ricca e perfetta.
In un'ottica di Città che deve sviluppare una nuova identità soprattutto produttiva, cessata la funzione militare e impiegatizia e abortita la funzione industriale, lo sguardo al futuro non può che rivolgersi a servizi avanzati, specie nel settore turistico culturale, alcuni in itinere, altri ancora lontani.
Pertanto, la proposta di polo divulgativo aerospaziale collegata al Cira (centro spaziale ricerche aerospaziale di natura pubblico privata), certamente va approfondita e legata ad un territorio anche più vasto, non rifiutata. Potrebbe diventare un polo attrattivo con forti contenuti didattici, ricreativi e occupazionali in collegamento con l'università, in particolare con le facoltà di matematica e fisica, e con medicina, laddove approfondimenti di ricerca collegata a situazioni estreme potrebbe aprire orizzonti inesplorati. Un polo che possa servire, infine, non solo ai residenti ma anche ai visitatori, in sinergia con il Palazzo Reale, la Città Antica in alto, il polo borbonico leuciano da rifunzionalizzare verso l'artigianato di qualità, l'intero comprensorio casertano e che soprattutto ponga la parola fine ad una delle situazione di degrado che umiliano la nostra Caserta.
Ne faremo un punto di attiva discussione, per ottenere un Macrico con molto verde, ma anche permeabile alla gente, e soprattutto con funzioni di eccellenza.

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