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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Sorrentino (Udeur): 'Il diritto dei cittadini ad essere informati: sotto scrematura?'

Caserta - «Siamo sempre stati convinti che gli organi di stampa siano l' interfaccia tra la verità, i fatti e la società, anche se spesso abbiamo dovuto "cercare" spiegazioni sui modi, sui tempi e sulle strumentalizzazioni delle informazioni...

«Siamo sempre stati convinti che gli organi di stampa siano l' interfaccia tra la verità, i fatti e la società, anche se spesso abbiamo dovuto "cercare" spiegazioni sui modi, sui tempi e sulle strumentalizzazioni delle informazioni. Ruolo dell' informazione è appunto fare informazione.
E non solo a livello nazionale ma anche a livello territoriale. Detto questo, se sui giornali troviamo notizia delle iniziative di raccolta firme sulla legalizzazione della prostituzione, promosse dai Radicali, a maggior ragione dovremmo trovare notizia del legittimato referendum abrogativo dell' art. 2 della Legge del 31 ottobre 1965 n. 1261 (perché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 99, con ultima correzione, in data 24 aprile 2012) sulla determinazione delle indennità spettanti ai membri del Parlamento, la cui sottoscrizione scade il 26 luglio 2012. Avremmo dovuto trovare, attraverso i media, a livello nazionale e territoriale l' informazione circa il fatto che ogni cittadino può firmare la proposta di referendum presso l' Ufficio Elettorale del Suo comune di residenza e non, invece, vedere che il battage informativo si stia svolgendo in rete senza il giusto rilievo e le giuste informative sui suoi perché, canale attraverso il quale anche noi ne siamo ora venuti a conoscenza. Il diritto di informazione e di scelta di ogni cittadino troppo spesso viene "pneumaticamente" e strumentalmente attivato.
Vero è che i problemi sono talmente tanti ed altri che l' attenzione del cittadino subisce anche l' effetto del torpore derivato dalla sofferenza, ma fa male dover sempre registrare che l' "informazione" risulta sottomessa al volere di questo o quel politico influente che detta legge sulla pubblicazione di notizie più o meno scomode per il POTERE. Noi POPOLARI UDEUR stiamo vivendo sulla nostra pelle questa discriminazione: le nostre comunicazioni politiche vengono pubblicate da alcuni e sottaciute da altri. Ma restiamo quelli che, ogni volta che gli viene "concesso" , informeranno i propri concittadini di tutto ciò che Li riguarda. Soprattutto della libertà di esprimere, votando, una personale opinione!»

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