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Ospedale di Caserta senza RMN, Ommeniello (Sel) scrive a Caldoro

Caserta - Un guasto che costa ai pazienti lunghe file d'attesa e stress psicofisico e ai contribuenti fino a mille euro al giorno. «La diagnostica per immagini del reparto di Radiologia dell'azienda ospedaliera "Sant'Anna e San Sebastiano" di...

Un guasto che costa ai pazienti lunghe file d'attesa e stress psicofisico e ai contribuenti fino a mille euro al giorno. «La diagnostica per immagini del reparto di Radiologia dell'azienda ospedaliera "Sant'Anna e San Sebastiano" di Caserta è priva della strumentazione necessaria per eseguire indagini con la tecnica della Risonanza magnetica nucleare (RMN)». Lo rivela il consigliere provinciale di Sinistra, ecologia e libertà Francesco Ommeniello, che scrive una lettera al governatore della Campania Stefano Caldoro, indirizzata anche ai consiglieri regionali eletti in provincia di Caserta, al presidente della Provincia Domenico Zinzi e ai consiglieri provinciali di Corso Trieste. L'impianto in dotazione all'ospedale della città capoluogo, struttura altamente specializzata e con una riconosciuta centralità territoriale, incredibilmente, non è più funzionante da quasi due anni. «Non devo certo spiegarle io - scrive Ommeniello, rivolgendosi a Caldoro -, che, peraltro, non ho competenze mediche, l'importanza che riveste la Risonanza magnetica nella diagnosi di un'ampia gamma di patologie, tale da essere ormai ritenuta una tecnica essenziale per interventi, spesso, salva-vita. Come consigliere provinciale, però, non può sfuggirmi, e non dovrebbe sfuggire nemmeno al governatore della Regione, il calvario che devono sopportare i pazienti e l'enorme dispendio di risorse pubbliche che questa disfunzione sta generando. Gli utenti del Pronto soccorso - denuncia l'esponente di Sel - sono costretti a essere accompagnati da un'autoambulanza in un centro privato di Caserta, mentre quelli dei reparti di Terapia intensiva e di Rianimazione devono sottoporsi a un viaggio di circa 40 chilometri per raggiungere un altro centro privato a Castel Volturno. I tempi di attesa, quindi di degenza, vanno dai 7 ai 10 giorni, il che produce tre effetti negativi: un carico di stress fisico e mentale per i malati, l'occupazione di posti letto che potrebbero essere liberati per altri pazienti e uno spreco di denaro, considerando che ogni giorno di decenza costa alla struttura ospedaliera, e al contribuente, dai 700 ai 1000 euro. Da uomo della strada - prosegue il consigliere provinciale nella lettera -, le pongo una domanda: se la Regione Campania avesse provveduto a ripristinare subito la strumentazione per l'RMN, non avrebbe forse risparmiato quei 2 milioni di euro che oggi servono alla Radiologia per essere di nuovo efficiente? Lei, immagino, avrà validi motivi per giustificare questo ritardo, ma nessuna ragione, mi creda, economica, amministrativa o burocratica che sia può essere anteposta al diritto alla salute dei cittadini, principio sancito nella Carta costituzionale; ed è per questo che le formulo un appello: intervenga al più presto! Se, finora, il presidente Domenico Zinzi (il quale non spreca occasione per ricordarci che la provincia di Caserta è la quindicesima d'Italia per estensione territoriale) e i consiglieri regionali miei conterranei hanno ignorato il problema o non sono riusciti a essere persuasivi, trascuri pure le parole di chi come me crede ancora nella sanità pubblica - conclude Ommeniello -, ma ascolti le migliaia di pazienti che invocano attenzione».

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