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De Luca sospeso per effetto della Legge Severino: 'Vado avanti'

Salerno - Scatta la Legge Severino per il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, condannato per abuso d'ufficio a un anno di reclusione e all'interdizione dai pubblici uffici (pene sospese) nel processo per la realizzazione del termovalorizzatore...

Scatta la Legge Severino per il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, condannato per abuso d'ufficio a un anno di reclusione e all'interdizione dai pubblici uffici (pene sospese) nel processo per la realizzazione del termovalorizzatore della sua città. Il vice prefetto vicario, Giovanni Cirillo, ha firmato il decreto di sospensione dalla carica di sindaco previsto dalla Legge Severino; la notifica dovrebbe essere imminente.
"In questo Paese - ha spiegato De Luca - è diventato quasi impossibile vivere da uomini liberi. Io ho però fiducia nelle mie forze e nelle mie scelte, nella mia coerenza e nei miei valori. Faccio appello a tutti perché puntino sulle proprie forze morali e su queste ricostruiscano la propria fiducia nel futuro. Ognuno faccia sentire la sua voce, ognuno dica a qualche burocrate che, quando la politica è priva di sentimenti, non conta assolutamente nulla e non vale la vita di un essere umano. Se faremo sentire a tutti questa nostra forza morale, potremo andare avanti".
"Io non intendo arretrare di un millimetro - ha continuato il sindaco - non intendo fare nessun passo indietro e se qualcuno pensa che una vicenda come quella che stiamo vivendo e che sto vivendo, possa concludersi in maniera burocratica - come pure qualche burocrate del nostro partito può immaginare, con un saluto e una stretta di mano - se lo tolga dalla testa, questa vicenda deve diventare emblematica in Italia. Questa vicenda deve assumere un rilevo nazionale e deve diventare un punto di svolta, nel modo di essere del Partito Democratico, ma più in generale nell'acquisizione di una civiltà democratica, istituzionale, giuridica completamente saltata nel nostro paese.Vorrei ribadire il mio totale e pieno rispetto per l'autonomia e il lavoro della magistratura, con una piccola differenza rispetto al passato. In passato esprimevo il pieno rispetto per la magistratura, oggi esprimo il mio pieno rispetto per quella parte della magistratura che sa cosa è lo Stato di Diritto, che conosce il diritto, che sa che cosa è e quanto sia impegnativa la sacralità della funzione giudiziaria. Ma non esprimo rispetto per chi il diritto non sa cosa sia.
A mio parere le primarie devono rimanere un passaggio irrinunciabile ed ineludibile, chi vuole fare battaglia politica esprima le sue opinioni o lo faccia a viso aperto, non nascondendosi dietro sentenze cervellotiche come quella che abbiamo avuto ieri. Per questo non cambieremo di una virgola il nostro piano di lavoro che ci vede impegnati in tutto il territorio regionale."

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