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Nomine circoli, Vitale (Pd): 'Stiamo ripristinando le regole'. Roseto: 'Stop autoreferenzialita''

Caserta - Ampliare la platea di iscritti e garantire un regolare svolgimento delle fasi congressuali in quei Circoli sprovvisti di organi dirigenti. E' la motivazione, messa nera su bianco dal segretario provinciale del Pd, Raffaele Vitale che ha...

Ampliare la platea di iscritti e garantire un regolare svolgimento delle fasi congressuali in quei Circoli sprovvisti di organi dirigenti. E' la motivazione, messa nera su bianco dal segretario provinciale del Pd, Raffaele Vitale che ha inviato ieri una nota ai responsabili di circolo per chiedere loro un impegno "oneroso- l'ha definito- ma indispensabile per la crescita del partito". Tronca così ogni polemica il segretario dei democratici casertani che si dice stupito dalla superficialità con cui è stata letta la decisione di nominare dirigenti provinciali e super partes, a capo di circoli e sezioni senza guida: "L'obiettivo di questa segreteria resta il maggiore radicamento possibile per il Pd evitando sezioni monocolori o prive di riferimento. Francamente spiace che anche dirigenti di spessore di questo Partito vedano con sfavore ogni tentativo di ripristinare le benché minime regole di democrazia e partecipazione. Siamo sicuri che i nostri rappresentanti nazionali e regionali siano oltremodo impegnati ma non può essergli sfuggito che la segreteria ha indicato nomi e responsabili a prescindere dall'appartenenza congressuale: riteniamo il congresso provinciale una fase chiusa, abbiamo un gruppo che lavora e punta a un rilancio comune del Partito. Fateci lavorare"
"A dispetto della professata unità, Raffaele Vitale continua ad alimentare le distanze e le spaccature e, invece di entrare nel merito delle questioni sollevate dalla parlamentare Pina Picierno, crea confusione e acuisce tensioni". E' Peppe Roseto a replicare al segretario provinciale del Pd che in un recente comunicato parla di "ampliare la platea degli iscritti" chiudendo la nota con un "fateci lavorare". "Pina Picierno– ricorda Roseto - ha chiesto che i garanti siano garanzia di tutti gli iscritti, invocando dunque un percorso unitario e per tutta risposta Raffaele ci dice: "Fateci lavorare", rimarcando così proprio quell'idea privatistica contestata dalla nostra deputata. Purtroppo dobbiamo ancora prendere atto della posizione di arroccamento di chi crede che la minoranza congressuale debba subire in silenzio decisioni assunte nelle segrete stanze della segreteria. Assistiamo ad un'attività esclusivamente autoreferenziale che non guarda fuori al Partito ma solo ai suoi equilibri interni. Quanto poi all'ampliare la platea degli iscritti… confidiamo che si tratti solo di una sortita dettata da nervosismo e che a nessuno sia venuta voglia di riaprire il tesseramento, magari dove non ha la maggioranza… Ad ogni modo, l'ho chiesto nei giorni passati e oggi sono costretto a ribadirlo, confidando che Vitale, quando parla di regole democratiche, le intenda a tutto tondo: il Partito deve urgentemente confrontarsi nella sua sede naturale e più democratica, che è l'assemblea provinciale. Si convochi subito l'assemblea, in quella sede daremo vita anche alla direzione ma, soprattutto, proveremo a confrontarci non come il 55% da un lato ed il 45% dall'altro, ma come unico Partito Democratico".

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