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De Magistris lancia Rivoluzione e Clementina Ferraiolo

Caserta - Sala piena, applausi scroscianti, una carica di adrenalina a tutto il movimento e, soprattutto tanta tanta sostanza: è questa la fotografia della serata con il leader degli Arancioni, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris al teatro di...

Sala piena, applausi scroscianti, una carica di adrenalina a tutto il movimento e, soprattutto tanta tanta sostanza: è questa la fotografia della serata con il leader degli Arancioni, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris al teatro di Puccianiello. De Magistris ha fissato le coordinate di Rivoluzione civile che dovranno essere seguite anche dopo la campagna elettorale. «Puntiamo ad essere la forza in grado di riunire la sinistra – ha spiegato De Magistris – siamo un movimento antifascista. Da sindaco di Napoli, ho impedito che Casapound organizzasse la sua manifestazione nazionale nella mia città, perché ritengo che valori del genere non debbano trovare spazio». De Magistris parla del lavoro che, attualmente, rappresenta la priorità per il Paese. «C'è bisogno di un approccio differente al precariato – ha spiegato – è necessario che gli ammortizzatori sociali vengano estesi anche ai nostri precari per fare in modo che tutti abbiano gli stessi diritti». Il sindaco di Napoli parla, poi, della campagna elettorale. «Non badate ai sondaggi, correte e pensate a diffondere il nostro messaggio – ha sottolineato – oggi, è necessario costruire con i consensi una forza di sinistra che dica basta alle politiche neoliberiste di Berlusconi e Monti». De Magistris ricostruisce le continuità che ci sono tra i due presidenti del consiglio di questa legislatura. «Berlusconi è stato mandato a casa dalla moglie che ha detto che era fuori di testa. I poteri forti lo hanno licenziato, sostituendolo con Monti che è la sua prosecuzione, tanto è vero che, una volta eletto il professore, Berlusconi è rientrato dalla finestra sostenendo il governo – ha sottolineato – c'è bisogno di dare discontinuità a queste persone, con dei parlamentari vicini ai problemi della gente, vicino ai lavoratori». De Magistris, strizzando l'occhio a Clementina Ferraiolo, dipinge il ritratto dei candidati di Rivoluzione civile. «Nella nostra liste ci sono donne e giovani che hanno un contatto diretto con la base – ha sottolineato – e da loro che deve partire la rivoluzione». L'intervento di De Magistris è stato la ciliegina sulla torta di una manifestazione curata in ogni minimo dettaglio da Clementina Ferraiolo, candidata alla Camera con Rivoluzione civile, da sempre legatissima, così come è apparso nella serata al sindaco di Napoli. Presentazione all'americana di tutti i candidati. Schede video per tracciare il profilo dei leader e, poi, tanti temi nevralgici per il territorio come il lavoro con la presenza di una delegazione degli operai della Firema e i beni culturali, con la presenza dell'associazione "Salviamo Carditello". «Aderisco all'invito dell'associazione per salvare Carditello che è un bene strategico per il nostro territorio e che pone un'altra questione, quella dell'inadeguatezza della gestione dei beni culturali. La Reggia, il Belvedere di San Leucio, non sono quel volano di sviluppo di cui si parla – ha sottolineato – Carditello è, addirittura stato messo all'asta. Questa era la provincia di Terra di lavoro, oggi ha subito la desertificazione industriale. In Italia chiude un'azienda al giorno, a Caserta hanno chiuso tutte. Con Rivoluzione civile, faremo in modo di dare una risposta a queste problematiche, dal momento che Caserta sarà rappresentata in Parlamento». Oltre alla Ferraiolo, con De Magistris i candidati casertani della lista Maria Teresa Belardo, Nicola Scalera, Raffaele Campanile, Valerio Mottola, il capolista al Senato Sergio D'Angelo e il numero due alla Camera Sandro Ruotolo.

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