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Nuova legge elettorale, si discute a Caserta con il senatore Tocci

Caserta - Nella giornata di lunedì 14 ottobre si è svolto presso la sede del Dipartimento di Scienze Politiche Jean Monnet di Caserta il secondo degli incontri organizzato dalla rivista politica Link e dalla associazione "Mettiamoli in crisi". Un...

Nella giornata di lunedì 14 ottobre si è svolto presso la sede del Dipartimento di Scienze Politiche Jean Monnet di Caserta il secondo degli incontri organizzato dalla rivista politica Link e dalla associazione "Mettiamoli in crisi". Un dibattito di formazione e interesse per la politica quello tenuto a Caserta che ha avuto tra i principali relatori non solo esponenti provenienti dal mondo universitario ed editoriale ma anche dal mondo politico al fine di affrontare in maniera costruttiva la tanto discussa riforma elettorale.
Organizzatori dell'evento sono stati Samuele Ciambriello direttore della rivista Link (trimestrale di cultura e formazione politica) e Franco Capobianco, presidente dell'associazione "Mettiamoli in crisi". Presenti inoltre alla discussione Gianni Cerchia, docente di Storia Contemporanea presso l'Università del Molise, Diego Lazzarich, docente di storia e dottrine politiche presso il dipartimento di Scienze politiche di Caserta ma anche Silvio Sarno, editore della rivista Link e Walter Tocci, senatore della Repubblica e membro dell'istituto Centro per la Riforma dello Stato.Al centro della discussione del convegno le possibili modifiche riguardanti la legge elettorale e la modifica costituzionale dell'articolo 138 della Costituzione che disciplina l'iter legislativo delle modifiche della stessa. Secondo Walter Tocci, anche alla luce delle recenti manifestazioni svolte a Roma, una ulteriore modifica della Costituzione sarebbe poco utile in un contesto storico e politico come quello attuale.
Spiega Tocci infatti "le modifiche costituzionali susseguite negli ultimi trenta anni non hanno portato effetti positivi al paese". Criticità sulla interpretazione legislativa della cittadinanza italiana secondo il criterio "ius sanguinis" (diritto di cittadinanza per chi ha madre italiana) rispetto al più sentito e a forte carattere sociale "ius soli" (diritto di cittadinanza per chi nasce in Italia). Più recenti sono state le modifiche del titolo V in materia di federalismo avvenute nell'anno 2001 e quella relativa al pareggio di bilancio, introdotto nell'anno 2012 attraverso la modifica dell'articolo 81 della Costituzione.Sul tema riguardante la legge elettorale, è ancora viva la discussione parlamentare sulla modifica della legge Calderoli 270 del 2005. Come spiega il deputato Walter Tocci "è stato presentato alla commissione Affari Costituzionali del Senato, tra le possibili soluzioni, una proposta di legge che mira ad un premio di maggioranza al 45% per i partiti, soglia di sbarramento al 5% e la possibilità di un secondo turno per evitare nuovi episodi di stallo istituzionale per l'esecutivo e alleanze più stingenti per i partiti, che direttamente attraverso il voto del ballottaggio, si assumono le proprie responsabilità davanti ai cittadini." Ancora da stabilire la possibile reintroduzione del voto di preferenza rispetto ad un sistema dentro il quale gli stessi partiti decidono i propri candidati. Una modifica, quella del voto di preferenza che inevitabilmente avrà effetti riflessivi sulla società, sulla politica e sul rapporto tra i cittadini e la "Res pubblica". Come rivela anche il direttivo del gruppo editoriale Link quello dei cittadini verso la politica è un rapporto lacerato, che senza giuste e mirati cambi di passo, avrà sempre più come unico elemento di riferimento la figura del leader candidato, le sue uscite pubbliche e le dichiarazioni a mezzo stampa, piuttosto che le iniziative e le azioni positive dei movimenti, dei partiti e delle realtà territoriali del paese.

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