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Speranza per Caserta: 'Parcheggi e svendita del patrimonio storico e culturale della citta''

Caserta - "Pochi giorni fa, la Giunta Comunale ha "partorito" il Piano Triennale delle Opere Pubbliche, e già ci sarebbe da obiettare sul termine "pubbliche" vista la cospicua parte riservata al cosiddetto "project financing". In ogni modo, il...

"Pochi giorni fa, la Giunta Comunale ha "partorito" il Piano Triennale delle Opere Pubbliche, e già ci sarebbe da obiettare sul termine "pubbliche" vista la cospicua parte riservata al cosiddetto "project financing". In ogni modo, il piano appare come il consueto libro dei sogni, un calderone dove finiscono accostati vecchi e nuovi progetti, dei quali ben pochi saranno destinati a vedere la luce nel triennio 2013 -15.
Spiccano, giusto a titolo di esempio, i due milioni di euro destinati alle piste ciclabili, una cifra che si rincorre identica dal 2007, e che se fosse stata realmente impiegata per quel fine, avrebbe portato Caserta ad essere una delle città più ciclabili d'Europa. Ciononostante, su alcune voci dell'ultimo Piano Triennale non si può glissare con un banale "tanto non si farà mai". Sono opere e progetti che, seppur virtuali, non dovrebbero neanche comparire su documenti ufficiali del Comune. Guarda caso (ma sarà un caso?) entrambi i progetti in questione riguardano Piazza Vanvitelli e dintorni.
Ci riferiamo al parcheggio sotterraneo che si vorrebbe realizzare in corrispondenza della piazza intitolata all'architetto del Palazzo Reale, e della vendita e delocalizzazione della scuola elementare De Amicis. Balza subito all'occhio una contraddizione: se l'Amministrazione, da un lato, vorrebbe ridurre il problema traffico su via Giannone delocalizzando il plesso scolastico, dall'altro rischia di accentuarlo realizzando un nuovo parcheggio (forse al Sindaco ed al suo esecutivo sfugge che un parcheggio non smaltisce traffico, bensì lo attrae, il cosiddetto "effetto miele"). Il nostro deciso "no" al parcheggio sotterraneo in piazza Vanvitelli si basa quindi su considerazioni di mobilità (la zona deve essere decongestionata, piuttosto che diventare un attrattore di automobilisti in cerca di parcheggio, considerato peraltro che di parcheggi in zona ce ne sono già a sufficienza), ma anche di tipo urbanistico ed architettonico (quale lato della piazza si andrà a sventrare per creare la discesa al parking?). Un opera inutile, se non dannosa, che non servirà ad altro che a fare gli interessi di qualche impresa del settore.
Veniamo quindi alla De Amicis, precisando che nel piano di vendita e delocalizzazione è incluso per la verità anche il secondo Circolo "Lombardo Radice" di via Roma. Anche qui, il primo aspetto da sottolineare è la strategia quantomeno discutibile con la quale si affronta il problema traffico legato ai plessi scolastici. Non si pensa ad incentivi per forme diverse di mobilità, mezzi pubblici potenziati, diffusione dei progetti "piedibus" e "bicibus", ma si procede direttamente ad estirpare il problema alla radice, cancellando la scuola! Ed in che modo, l'Amministrazione Comunale, storicamente sempre debole nei confronti degli interessi dei privati, sarebbe capace di indirizzare la destinazione d'uso di questi immobili (in particolare, la De Amicis fa parte della storia urbanistica della città), laddove nelle immediate vicinanze si sta consentendo uno scempio dopo l'altro, tra Locanda delle Poste ed il palazzo abbattuto proprio di fronte alla scuola? Ed inoltre, è immaginabile, in una città con servizi di trasporto e mobilità pari a zero, che in tutto il quadrilatero del centro non vi siano scuole pubbliche materne ed elementari? Speranza per Caserta si opporrà con forza in Consiglio Comunale a questo scellerato e miope disegno, privo di una visione strategica ed integrata di sviluppo della città, che intende privilegiare gli interessi di pochi a svantaggio della storia, della cultura, della vivibilità, della bellezza e della collettività".

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